JUVENTUS-ZENIT SAN PIETROBURGO 4-2: COMMENTO E PAGELLE

 

Dopo le due sconfitte consecutive in Campionato e la decisione di andare in ritiro, la Juventus era attesa a una prova d'orgoglio anche per chiudere definitivamente il discorso qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. 

Grazie, infatti alle tre vittorie consecutive raccolte fino a ora, stasera sarebbe bastato anche soltanto un punto per avere la certezza del passaggio alla fase a eliminazione diretta.

Per lo Zenit San Pietroburgo era, invece, un'ultima spiaggia, tanto che la tensione l'ha fatta da padrona fin dai primi minuti del primo tempo, con le due squadre contratte e spesso poco precise. 

Il tempo di scaldare i motori e i bianconeri hanno cominciato a macinare gioco, grazie a una squadra più alta e più aggressiva e a un Dybala in serata di grazia. L'argentino, infatti, prima colpisce il terzo palo consecutivo e poi realizza il gol del vantaggio dopo nemmeno quindici minuti. 

Tuttavia, come già accaduto troppo spesso, una volta in vantaggio, la Juventus si è seduta, dando la possibilità allo Zenit di respirare e di riorganizzarsi. I bianconeri hanno commesso l'errore di non provare a chiudere i conti, preferendo una gestione sterile dell'1-0 e, infatti, è arrivata, puntuale, la punizione, sotto forma di uno sfortunato autogol di Bonucci. 

Sul pareggio, la partita si è fatta complicata e lo Zenit ha potuto ricominciare a giocare sotto ritmo e in undici dietro la palla. La Juventus ha provato diverse volte ad accelerare e a trovare il nuovo vantaggio, ma né la precisione dei suoi giocatori né la fortuna sono state dalla sua parte.



Il secondo tempo ha dato nuova spinta ai bianconeri che sono rientrati in campo di nuovo aggressivi e decisi, mentre lo Zenit non ha cambiato il suo atteggiamento passivo. 

Dopo diverse situazioni pericolose, è parso, dunque, inevitabile il raddoppio della Juventus, arrivato sul calcio di rigore realizzato, in "differita", da Dybala.

La reazione dello Zenit è arrivata e Szczesny è stato impegnato almeno in un paio di occasioni, ma stavolta la Juventus non ha commesso l'errore di abbassarsi. 

I bianconeri hanno, infatti, continuato ad attaccare e, alla fine, sono riusciti a segnare il terzo gol con Federico Chiesa e poi hanno dilagato con Alvaro Morata.

Sul 4-1 e dopo una girandola di sostituzioni, la squadra ha staccato la spina, permettendo ai russi di segnare il secondo gol, inutile in ottica risultato e qualificazione. 

Il primo obiettivo della stagione è stato raggiunto, ora sotto con il Campionato.


 

PAGELLE:


Szczesny 6.5: Dopo un primo tempo trascorso quasi da spettatore, nel secondo si fa trovare pronto e reattivo almeno in un paio di occasioni, permettendo alla Juve di mantenere il prezioso vantaggio. 

Danilo 6.5: Dopo qualche insicurezza evidenziata nelle ultime gare, è tornato il giocatore attento e preciso, in grado di trovarsi sempre nella posizione giusta. Si permette anche qualche incursione. 

Bonucci 6: Stranamente, in una serata molto positiva è stato il peggiore. Nonostante le poche colpe sullo sfortunato autogol, è sembrato un po' impreciso e distratto. Dall'84' Rugani SV 

De Ligt 6.5: L'olandese si mostra, ancora una volta, insuperabile e spesso chiude anche dove Bonucci non arriva. Quando il fisico non lo tradisce, diventa insostituibile. 

Alex Sandro 6.5: Dalle sue parti non ci sono particolari pericoli, perciò si diverte ad affondare sulla fascia e a portare scompiglio, crossando e creando diverse situazioni interessanti. 

Chiesa 6.5: Nel primo tempo rimane un po' in ombra, ma quando la partita si apre e le squadra cominciano a essere stanche, non lo ferma più nessuno. 

Locatelli 6.5: Dopo il leggero calo registrato nelle ultime partite di Campionato, è tornato quello ammirato a inizio stagione, sicuro, preciso e in grado di verticalizzare in ogni momento. Dal 79' Arthur SV

McKennie 7: In questo momento è lui l'uomo in più della Juventus. Dopo un inizio molto deludente, sembra tornato quello ammirato la scorsa stagione, uomo ovunque e sempre pericoloso in zona gol. 

Bernardeschi 7: Finalmente una partita di sostanza per il numero 20 che ci mette voglia e talento. Si sacrifica indietro, ma è sempre il primo a partire quanto si tratta di attaccare. Dal 79' Rabiot SV

Dybala 8: Alla faccia dei suoi detrattori, gioca una partita da leader, prendendo in mano la squadra fin dalle prime battute. Colpisce un palo, segna, serve assist al bacio (tra cui quello per il gol di Morata), stasera non gli si poteva chiedere altro. Esce tra gli applausi di tutto lo stadio. Dall'84' Kulusevski SV

Morata 6: Ce la mette tutta, ma per lui sembra un'altra serata stregata, almeno fino al minuto 82', quando Dybala lo mette davanti alla porta e lui torna al gol dopo circa quaranta giorni. 

Allegri 6.5: Mette in campo una formazione molto interessante, forse la migliore vista fino a oggi e mantiene la squadra calma nei pochi momenti di difficoltà successivi al pareggio dello Zenit.


(Marcello Gagliani Caputo)


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