FIORENTINA-JUVENTUS 0-1: COMMENTO E PAGELLE

 
Dopo lo 0-0 di ieri sera tra Milan e Inter, l'altra semifinale di andata di Coppa Italia ha visto affrontarsi Fiorentina e Juventus. Il match segnava il ritorno di Vlahovic a Firenze dopo l'addio di gennaio e l'accoglienza dei tifosi viola non è stata proprio morbida.

Per l'occasione, Allegri è stato costretto a mandare in campo una squadra d'emergenza e ha fatto ricorso perfino al giovane Aké dell'Under 23. Tuttavia, nonostante i dubbi della vigilia, non ha rinunciato a schierare il centravanti serbo in avanti, al fianco di Kean.

Come prevedibile, l'inizio della Fiorentina è stato molto aggressivo e i viola l'hanno messa anche sul piano fisico e dell'intensità. Tuttavia, la Juventus non si è fatta spaventare e ha cercato di giocare con ordine e tranquillità.

Nonostante il predominio territoriale, gli undici di Italiano non hanno avuto grandi occasioni da gol, minacciando Perin più che altro da fuori area. Per la Juve, invece, è stato un primo tempo senza tiri, né in porta né fuori dallo specchio.

Gli uomini di Allegri hanno pensato soltanto a difendersi e a mantenere il ritmo della partita basso. Ogni tanto, c'è scappato qualche contropiede, ma più che altro hanno atteso (e sperato) nella giocata del singolo, ovvero Vlahovic


Nel secondo tempo, la Fiorentina ha ripreso con lo stesso piglio ed è subito andata vicinissima al vantaggio, fermata soltanto dal palo. La Juventus, invece, ha cercato di alzare il baricentro, ma non ha cambiato il proprio atteggiamento passivo e attendista.

Nemmeno la grande occasione avuta da Vlahovic intorno al quarto d'ora della ripresa è servita ai bianconeri per accelerare e provare a cambiare la partita. Gli undici in campo hanno proseguito a giocare in maniera statica e prevedibile e facendo girare la palla in modo lento e involuto

Una partita così bloccata, con una squadra incapace di schiacciare l'avversario (la Fiorentina) e l'altra impegnata a contenere e a ripartire in contropiede (la Juventus), poteva essere decisa soltanto da un episodio e stavolta la dea bendata ha sorriso ai bianconeri.

Un rocambolesco autogol di Venuti a tempo ormai praticamente scaduto ha, infatti, permesso alla Juventus di portare a casa una vittoria che, obiettivamente, non avrebbe meritato. Tuttavia, si tratta di un passo fondamentale per l'accesso alla finale, su cui nemmeno il più ottimista avrebbe scommesso un euro. 


PAGELLE:

Perin 6.5: In una partita in cui la Fiorentina ha quasi sempre giocato nella metà campo della Juventus, si è disimpegnato molto bene in diverse occasioni e ha fatto sentire la sua presenze nei calci piazzati.

Danilo 6.5: Compiti prettamente difensivi per lui, schierato da centrale. Si sgancia solo in occasione dei calci piazzati, ma da capitano sorregge la squadra nei momenti più difficili. 

De Ligt 6.5: In una partita di contenimento come quella giocata stasera, la sua fisicità è stata importante sia in fase di copertura sia in anticipo sugli avversari. 

De Sciglio 5.5: Non si trova molto a suo agio come centrale e soffre da morire Ikoné, tanto che alla fine si becca anche un cartellino giallo. 

Locatelli 6: Nel primo tempo si occupa soltanto di coprire, giocando davanti alla difesa, nel secondo prova qualche movimento in avanti senza palla per far alzare la squadra.

Aké 5.5: Probabilmente non era la partita giusta per lanciarlo dall'inizio, infatti fatica fin dal primo minuto e appare spaesato in diverse occasioni. Dal 46' Cuadrado 6.5: Prova a dare, con la sua esperienza, maggiore sicurezza alla squadra, ma pecca un paio di volte in egoismo. Si riscatta nell'azione del gol vittoria. 

Arthur 6.5: Nel primo tempo gioca, praticamente, da quarto difensore centrale, ma è sempre preciso e ordinato, aiutando la squadra a mantenere un ritmo comodo. Nel secondo azzarda qualche puntata oltre il centrocampo. 

Rabiot 5: Anche stasera pascola per il campo, fuori da ogni manovra e dal contesto della squadra. Ha un guizzo in occasione del gol, ma nel complesso delude ancora.

Pellegrini 6.5: La sua verve dà freschezza alla squadra e, soprattutto, ha il merito di provarci sempre quando si tratta di attaccare, realizzando anche alcune preziose chiusure.

Kean 5.5: Ci mette tanta buona volontà, ma evidenzia, ancora una volta, preoccupanti limiti tecnici, già da un corretto controllo della palla. Dal 58' Morata 5.5: Tocca pochi palloni e non dà l'apporto sperato all'attacco, forse troppo impegnato in compiti di copertura. 

Vlahovic 6: Partita molto difficile, visto l'ambiente avverso, ma il serbo dimostra ancora la sua maturità combattendo su ogni palla e sfiorando il gol. 

Allegri 5: Decide di regalare un tempo agli avversari, facendo giocare alla squadra un calcio primitivo. Nel secondo sembra volerci provare, forse incoraggiato dall'inconcludenza degli avversari. Alla fine, la fortuna è, ancora una volta, dalla sua parte e di corto muso.


(Marcello Gagliani Caputo)


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