ROMA-JUVENTUS 3-4: COMMENTO E PAGELLE

 

Dopo il brutto pareggio contro il Napoli, la Juventus ha affrontato la difficile trasferta di Roma contro i giallorossi di Mourinho. Una partita decisiva per la rincorsa al quarto posto. 

Con Allegri squalificato, la panchina bianconera è stata gestita dal vice Landucci e la squadra è scesa in campo con un ennesimo undici inedito. Tra infortunati e giocatori fuori forma, le scelte sono state quasi obbligate.

Contro una Roma molto aggressiva, la Juventus è parsa timorosa, tanto da subire il gol dopo appena dieci minuti, su un'ennesima distrazione difensiva, stavolta su calcio piazzato. 

Nel primo quarto d'ora, la Roma ha fatto ciò che ha voluto e si è vista una Juventus senza personalità, aggrappata al talento di giocatori come Chiesa e Dybala, ma sempre priva di idee e di un'organizzazione di gioco. 

Poi, d'improvviso, è arrivato lo splendido colpo di biliardo dell'argentino che ha dimostrato, ancora una volta, di essere imprescindibile per dare un'identità e una dimensione alla squadra. 

Il pareggio ha colpito la Roma che è stata costretta ad abbassare il ritmo e ha permesso alla Juventus di cambiare l'inerzia della partita. I bianconeri sono riusciti a controllare meglio la palla e hanno cominciato a giocare con più tranquillità.

Nel complesso, è stato un primo tempo molto equilibrato, con i giallorossi padroni del campo fino al gol del vantaggio e la Juventus che, dopo aver pareggiato, si è rimessa in carreggiata e ha giocato con più sicurezza


Il secondo tempo è cominciato sulla falsa riga del primo, con la Roma aggressiva e la Juve a difendersi bassa. La logica conseguenza, è stata il gol del vantaggio dei giallorossi dopo appena due minuti con un tiro deviato di Mkhitaryan

Il terzo gol (splendida punizione di Pellegrini) è sembrato la pietra tombale su una Juve imbarazzante, la peggiore dai tempi di Del Neri. Eppure, proprio nel momento critico, i bianconeri si sono ricordati di avere un orgoglio e di portare una maglia pesante sulle spalle. 

Complice una Roma che sul 3-1 è uscita dal campo, la Juventus è riuscita nell'impossibile rimonta, si è portata sul 3-4 in meno di dieci minuti e ha fatto la voce grossa grazie al rigore parato da Szczesny.

Gli ingressi di Morata e Arthur hanno cambiato volto alla partita, dando quella freschezza, quella precisione e quella voglia che era mancata fino ad allora a chi era in campo. 

Una partita incredibile e pericolosa per i fragili di cuore, una di quelle che passeranno agli annali. Il secondo tempo è stato calcio di altri tempi, con le due squadre che se le sono date come pugili suonati sul ring. 

La Juventus porta a casa tre punti d'oro, arrivati nella maniera meno prevedibile, ma che hanno evidenziato la folle stagione dei bianconeri, nel bene e nel male. 


PAGELLE:

Szczesny 7: I palloni gli arrivano da ogni dove, prende e respinge quelli che può e, alla fine, diventa l'eroe della partita, parando il rigore a Pellegrini. 

Cuadrado 4.5: Non è in serata, si vede subito. Un po' perché costretto a rimanere basso e un po' perché non ha la solita verve. 

Rugani 4.5: Gioca con la paura addosso e quasi sempre si fa anticipare o arriva in ritardo sugli avversari. Sulle palle inattive, non sa nemmeno dove guardare.

De Ligt 4.5: Naufraga con tutta la nave e non solo non riesce a mettere le pezze sugli errori dei compagni, ma ne compie tanti anche lui. 

De Sciglio 7: A differenza di tanti compagni, lui ci mette voglia e rabbia e, alla fine, viene premiato con il bel gol del 4-3.

Locatelli 6.5: Con il fantasma Bentancur accanto, non riesce a reggere da solo il centrocampo ed è costretto a correre a vuoto troppo spesso. Con l'ingresso di Arthur, riesce a giocare più libero e con maggiore precisione, tanto da segnare il gol del 3-2. 

McKennie 6: Anche lui prova a metterci un po' di aggressività, ma ogni tanto gioca troppo da solo e a testa bassa.  

Bentancur 4: Partita impalpabile. Ormai non dovrebbe fare più notizia, si tratta a tutti gli effetti di un ex giocatore, ma ogni volta è sempre più sconcertante. Dal 63' Arthur 6.5: Dà quell'ordine e quella concretezza che mancava al centrocampo della Juve e non è un caso che con lui, la squadra ha giocato meglio e più sicura. 

Chiesa 6: Fin quando è in campo, dimostra di essere, insieme a Dybala, l'unico capace di portare pericoli alla porta della Roma. Esce per infortunio, speriamo non si tratti di nulla di grave. Dal 30' Kulusevski 6: Anche lui c'è e non c'è, vaga per il campo, ma quando c'è da mettere dentro la palla del 3-3, si trova nel posto giusto al momento giusto. 

Dybala 6.5: Segna lo splendido gol del pareggio e tiene la luce accesa, sempre l'ultimo ad arrendersi. Chi lo mette ancora in discussione è perché vuole male alla Juve. Dall'81' Chiellini 6: Entra e si spacca subito la testa in uno scontro aereo con Pellegrini. Il solito guerriero.

Kean 4: Tocca pochissimi palloni e molti non riesce nemmeno a controllarli. Irriconoscibile rispetto al campioncino ammirato al tempo del suo debutto con la Juventus. Dal 63' Morata 7: Insieme ad Arthur, cambia la partita. Mette in campo tutta la rabbia accumulata nelle ultime settimane e mette lo zampino su tutti e tre i gol della rimonta. 

Allegri 6: Non sapremo mai se i cambi li abbia decisi lui dalla tribuna, quindi è una sufficienza con il beneficio del dubbio, anche perché la formazione iniziale è stata, per l'ennesima volta, scriteriata. 


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