LAZIO-JUVENTUS 0-2: COMMENTO E PAGELLE

 

Dopo la pausa per le Nazionali, la Juventus è tornata in campo per la tredicesima giornata di Campionato, all'Olimpico di Roma contro la Lazio dell'ex Maurizio Sarri

Senza Dybala, Bernardeschi e Chiellini, Allegri ha puntato su un inedito 3-5-2, con la sorpresa Luca Pellegrini a sinistra e Chiesa e Morata in avanti. Le chiavi del centrocampo sono state messe in mano a Locatelli, affiancato da un McKennie in formissima e con Rabiot e Cuadrado sulle fasce.

Dopo una partita molto tesa e nervosa, la Juventus torna a casa con tre punti fondamentali che danno continuità alla squadra di Allegri e, soprattutto, le permettono di agganciare proprio la Lazio al quinto posto in classifica.


Nel primo tempo, la Lazio è partita molto forte, insediandosi stabilmente nella metà campo della Juventus, facendo girare la palla da una parte all'altra del campo, ma senza tirare mai in porta. 

Per i biancocelesti, l'assenza di Immobile si è fatta sentire, così alla prima occasione, un fallo ingenuo di Cataldi su Morata, ha costretto l'arbitro a concedere un calcio di rigore ai bianconeri, poi perfettamente realizzato dal capitano Bonucci

Dopo qualche minuto di sbandamento, la Lazio ha ripreso ad attaccare, ma è stata la Juventus ad avere altre due occasioni per raddoppiare. La difesa bianconera non è mai stata messa in affanno e Szczesny ha dovuto soltanto controllare qualche pallone vagante. 

In vantaggio, nel secondo tempo Allegri ha potuto organizzare la partita a suo piacimento, ovvero dieci dietro la palla e contropiede. 

La Lazio non è riuscita mai a essere pericolosa, spenta davanti e poco creativa a centrocampo. I biancocelesti, però, devono recriminare per i due errori singoli davvero ingenui, entrambi puniti giustamente con il calcio di rigore. 

La Juventus è stata brava a essere cinica e a giocare di squadra, sacrificandosi e approfittando di ogni spazio e ripartenza che la Lazio le ha consentito. 

Tuttavia, rimane ancora il problema del gol, perché anche oggi le occasioni da rete si contano sulle dita di una mano. 

Una di quelle vittorie che piacciono tanto ad Allegri e ai suoi estimatori, ovvero pratica ma poco spettacolare.

 

PAGELLE:

Szczesny 6: Se non fosse per qualche palla sporca che arriva in area, il polacco potrebbe pure farsi un pisolino.

Danilo SV: La sua partita dura poco più di 10 minuti, esce dal campo con le mani sul volto bagnato dalle lacrime. Dal 13' Kulusevski 6.5: Ci mette un po' a carburare, ma soprattutto nel secondo tempo tira fuori le unghie e gioca a tutto campo, difendendo e ripartendo. 

Bonucci 7.5: Sigla la sua prima doppietta in carriera, anche se su calcio di rigore, ma ora come ora è un giocatore indispensabile per la Juventus. La sua intelligenza tattica e i suoi piedi educati gli consentono di essere un pilastro. 

De Ligt 7.5: Il re della difesa, con lui non passa nessuno. Vince tutti i contrasti e tutti i duelli, davvero insuperabile. 

Pellegrini 6.5: Parte un po' titubante e commette qualche errore di troppo, poi prende confidenza e cresce soprattutto nel secondo tempo. Alla seconda da titolare, dà le risposte giuste.

Cuadrado 6: Un po' superficiale in alcune occasioni, perciò si becca un paio di sfuriate da parte di Allegri.

Locatelli 7: Gioca una partita a 360°, attentissimo sia nel posizionamento che nel farsi trovare dai compagni quando la difesa è sotto pressione. Gioca davanti la difesa, gioca a centrocampo e non si fa pregare quando è il momento di correre in avanti. Dal'88 Bentancur SV

McKennie 6.5: Meno spumeggiante del solito, ma fa sentire la sua presenza sia a centrocampo sia in difesa dove, soprattutto nel finale, si erge a barriera. 

Rabiot 6: Finalmente un segno di vita da parte del francese che, seppur con la sua consueta andatura un po' caracollante, stavolta riesce a metterci un po' di grinta.

Chiesa 7.5: Quando decide di affondare non ce n'è per nessuno. Tra slalom e accelerazioni impressionanti, fa ammattire la difesa della Lazio e si guadagna il secondo rigore. 

Morata 6: Gioca con la consueta generosità, ma i palloni gli arrivano con il contagocce e troppo spesso difficili da gestire. Nel secondo tempo gioca più a centrocampo che in attacco. Dal 74' Kean 7: Entra in campo col piglio giusto e va vicino al gol in un paio di occasioni.  

Allegri 6.5: Sorprende schierando una formazione quasi sperimentale, ma riesce a gestire bene sia i cambi sia la partita, soprattutto dopo il vantaggio.  


(Marcello Gagliani Caputo)


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