JUVENTUS-FIORENTINA 1-0: COMMENTO E PAGELLE

 
Dopo l'ottima prova in Champions League, la Juventus è tornata a giocare in Campionato, con l'obiettivo di recuperare qualche posizione e tornare alla vittoria.

Complici anche gli acciacchi dell'ultimo minuto a Szczesny e a Bonucci, Allegri non è riuscito a confermare la stessa formazione vista contro lo Zenit San Pietroburgo e ha cambiato ancora, rinnovando, tra l'altro, la fiducia ad Adrien Rabiot, preferito a Bernardeschi sulla sinistra.

Nelle prime battute, la Juventus è parsa voler lasciare l'iniziativa alla Fiorentina, colpendo in contropiede e portando diversi pericoli alla porta viola. Con l'andare dei minuti, la pressione dei bianconeri è andata crescendo, come anche l'aggressività dei singoli giocatori. 

Le posizioni si sono, quindi, scambiate, con la Fiorentina costretta ad abbassarsi e la Juventus più alta già dalla difesa e molto più precisa nei passaggi e nella costruzione della manovra. 

Il primo tempo è stato leggermente dalla parte della Fiorentina, con i viola che hanno giocato con molta personalità e i bianconeri che hanno evidenziato i soliti problemi nello sviluppo della manovra, costringendo Dybala ad abbassarsi spesso a centrocampo proprio per cercare di rendere giocabile qualche pallone.


Nel secondo tempo, soprattutto nel primo quarto d'ora, la Juventus ha provato ad accelerare, ma la manovra è sembrata sempre troppo lenta e gli attaccanti non sono riusciti a portare grossi pericoli alla porta di Terracciano

La partita è rimasta, dunque, bloccata e alquanto noiosa, con la Fiorentina che ha dato impressione di voler controllare, senza scoprirsi troppo e cercando di mantenere la gestione del pallone. 

Dopo l'espulsione di Milenkovic, la Juventus ha provato ad attaccare a testa bassa, ma in ogni tentativo è emersa una confusione di fondo che ha impedito la favorevole conclusione dell'azione. 

Una partita del genere poteva essere decisa soltanto da un episodio e dalla fortuna che, stavolta, ha sorriso alla Juventus. I bianconeri raccolgono tre punti preziosissimi e mandano in soffitta, almeno per adesso, le difficoltà emerse nelle ultime partite di Campionato. 




PAGELLE:

Perin 6.5: Non fa rimpiangere Szczesny, facendosi trovare sempre pronto e dando la necessaria sicurezza alla difesa anche con qualche uscita coraggiosa. 

Danilo 6.5: Gioca una partita preziosa, soprattutto nel primo tempo, effettuando preziose chiusure in difesa e non facendo mai mancare il suo apporto in fase di spinta.  

Rugani 6.5: Alla sua prima da titolare in Campionato fa quel che può, aiutandosi molto col fisico su Vlahovic.

De Ligt 6.5:
Lascia le briciole all'attaccanto serbo della Fiorentina, costretto spesso a giocare spalle alla porta. 

Alex Sandro 6:
Gioca una partita diligente, ma il fisico non lo aiuta e, infatti, alla fine del primo tempo è costretto a uscire. Dal 46' Pellegrini 6.5: Molto propositivo, si fa trovare spesso in avanti, pronto a mettere al centro qualche cross.  

Chiesa 7: Allegri lo mette a destra per far giocare Rabiot a sinitra e, infatti, il suo rendimento cala e la sua partecipazione alla manovra non è la solita. Non appena ha qualche spazio in più, diventa imprendibile e va vicino al gol, colpendo anche una traversa. 

Locatelli 6: Pensa più a sacrificarsi, francobollando Torreira, più che a costruire la manovra. Il suo apporto in fase di costruzione si sente eccome. 

McKennie 7: Ancora una volta, è uno dei migliori in campo. Ci mette forza, grinta e corsa ed è sempre il primo a cercare il recupero della palla e a buttarsi in area di rigore avversaria.

Rabiot 5: Stavolta ci mette più voglia, ma i risultati non cambiano: rimane un pesce fuor d'acqua. Dal 78' Cuadrado 7: Entra col piglio giusto e al 90' tira fuori il coniglio dal cilindro, segnando il gol decisivo, con la complicità d Biraghi. 

Dybala 6.5: Prova in tutti i modi a migliorare il gioco della Juventus, abbassandosi e impostando e cercando la conclusione, ma trova poco appoggio e collaborazione dai compagni. Dal 92' Bentancur SV

Morata 5.5: Non gli si può certo rimprovare di non essere generoso, ma questo, spesso, si trasforma nel suo limite, perché davanti la porta non è mai lucido e cattivo. Dal'87' Kaio Jorge SV 

Allegri 5.5: Una delle principali cause per cui si è rivista la Juve svogliata versione Campionato è proprio la scelta della formazione di partenza. 


(Marcello Gagliani Caputo)


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