In attesa del ritorno degli ottavi di finale di Champions League, la Juventus è scesa in campo a Genova, contro la Sampdoria, partita valida per la 29ma giornata di Campionato.
L'obiettivo degli undici di Allegri era difendere il quarto posto e, possibilmente, accorciare sulle squadre davanti, mentre la formazione di Giampaolo puntava a dare continuità alle ultime prestazioni casalinghe.
Per l'occasione, l'allenatore della Juventus ha deciso di concedere un turno di riposo a Dusan Vlahovic e ha affiancato Kean a Morata, confermando il centrocampo a quattro visto contro lo Spezia.
Nonostante i tentativi della Sampdoria di dare ritmo alla partita e di comandare le oprrazioni, la Juventus ha giocato un primo tempo cinico e spietato, tanto che, senza nemmeno sporcare i guanti al portiere avversario, è riuscita ad andare negli spogliatoi con due gol di vantaggio, uno arrivato su autogol e l'altro su calcio di rigore.
Sugli scudi Arthur e Morata, l'uno ormai padrone del centrocampo bianconero e difensore aggiunto, l'altro fisicamente devastante e freddissimo dal dischetto. La Juventus ha raccolto il massimo risultato con il minimo sforzo, sintomo di fiducia e sicurezza, ma soprattutto di un'identità che, seppur poco piacevole all'occhio, sta portando ottimi risultati.
Forte del robusto vantaggio, nel secondo tempo la Juventus ha badato, giustamente, a risparmiare energie e a gestire la partita. Tuttavia, ogni qualvolta se n'è presentata l'occasione, ha provato ad affondare per alleggerire la pressione, mai comunque asfissiante, della Sampdoria.
Anche con la complicità di un avversario mai in grado di creare grossi pericoli a Szczesny, i bianconeri hanno giocato un secondo tempo ordinato. La squadra ha mantenuto il controllo della partita, a tratti difendendo senza mai andare in affanno e palleggiando per rallentare il ritmo.
Perfino dopo il gol dell'1-2, la Juventus non si è scomposta e, anzi, ha ripreso a macinare gioco finché non ha trovato il terzo gol, ancora con Morata, grande protagonista da una parte e dall'altra.
Rispetto a molte delle precedenti partite, la Juventus ha giocato sì nella stessa maniera, ma non è vista la solita apatia che aveva suscitato critiche e perplessità. Stavolta, la squadra è stata compatta e unita e ogni giocatore ha fatto il proprio dovere, mettendosi al servizio dei compagni.
Si portano a casa altri tre punti pesantissimi e, stavolta, anche in maniera convincente, seppure più nell'atteggiamento che nel gioco. Un'ottima prova in attesa della Champions che ha dato incoraggiamenti indicazioni anche sulla condizione fisica dei giocatori.
Szczesny 8: Non corre molti rischi, ma para il rigore che avrebbe potuto cambiare le sorti della partita. Non può fare nulla sullo sfortunato autogol di Morata.
Danilo 6.5: Pensa soprattutto a dare il suo contributo alla fase difensiva e fa sentire il suo peso e la sua esperienza.
De Ligt 7: Controlla ottimamente gli attaccanti avversari, sempre in modo pulito e preciso.
Rugani 7: Conferma le buine impressione delle precedenti partite. Sembra un nuovo giocatore rispetto al passato, forse sta trovando la sua vera maturità.
Pellegrini 6.5: Generoso e sempre pronto ad affondare, ma migliora anche in difesa e nella gestione della palla. Dall'84' De Sciglio SV
Arthur 7.5: Un vero metronomo, con lui il centrocampo gira bene, anche se non sempre in avanti. Inoltre, effettua alcune preziosissime chiusure difensive.
Locatelli 6.5: In coppia con Arthur gioca più libero da compiti di impostazione, per cui riesce a esprimersi al meglio.
Rabiot 5.5: Non gioca la sua peggiore partita, ma rischia di rimettere in gioco la Sampdoria con il fallo di mano che procura il rigore. Dal 75' Alex Sandro SV
Cuadrado 7: Ormai gli autogol su un suo cross stanno diventando un classico. Quando affonda lui, la Juventus è sempre pericolosa.
Morata 7: Dopo un primo tempo eccelso, in cui corre, segna e vince tantissimi contrasti, nel secondo gestisce le forze.
Kean 7: Gioca, probabilmente, la miglior partita della stagione. Seppur non andando in gol, il giovane attaccante è stato sempre al centro della manovra d'attacco, si è procurato il rigore dello 0-2 e ha retto fisicamente in maniera ottima. Dal 64' Vlahovic 6: Si batte, ma la sensazione è che non voglia rischiare nulla in vista della Champions.
Allegri 6.5: Stasera la fortuna lo ha aiutato sicuramente, ma la sua mano comincia a vedersi chiaramente, soprattutto nel modo cinico in cui la Juventus ha vinto.
0 Comments:
Posta un commento