VIGILIA DI CHAMPIONS PER LA JUVENTUS: PARLA LEONARDO BONUCCI

 

Archiviata tra mille polemiche la partita di Campionato con la Roma, per la Juventus è già arrivato il momento di gettarsi a capofitto nella Champions League.

Domani, infatti, i bianconeri saranno impegnati nella trasferta russa, in casa dello Zenit San Pietroburgo. Il match rappesenta una ghiotta occasione per mettere in ghiaccio la qualificazione agli ottavi di finale, dopo le due vittorie ottenute con Malmoe e Chelsea.

Riguardo la formazione, Max Allegri dovrebbe avere pochi dubbi, visto che l'unico assente certo sarà Paulo Dybala, ancora alle prese con i postumi dell'infortunio rimediato contro la Sampdoria.

Dovrebbero rientrare de Ligt e Alex Sandro dal primo minuto, assenti contro la Roma, mentre a centrocampo dovrebbero essere confermati Locatelli e Bentancur, in attesa del rientro di Rabiot.

Le scelte più difficili, Allegri dovrà farle in attacco, dove Morata potrebbe ripartire dalla panchina come domenica sera, per fare spazio e Kean e Chiesa, tenuto anche conto che Kaio Jorge è stato escluso dalla lista Champions.



Nel frattempo, ha parlato Leonardo Bonucci, il quale ha rivelato di essere stato molto vicino proprio allo Zenit San Pietroburgo: "Potevo andare allo Zenit dieci anni fa. Conte mi disse che ero l'ultimo nella gerarchia dei difensori e che potevo trovarmi un'altra sistemazione. Con lo Zenit intavolammo una trattativa, ma diedi retta al mio orgoglio e scelsi di restare".

Il difensore bianconero è tornato a parlare anche di Cristiano Ronaldo: "Ronaldo? Ha fatto una scelta che abbiamo rispettato. L'anno scorso la squadra giocava per lui, adesso il gruppo deve ritrovare quello spirito Juve che c'era prima del suo arrivo". 

In vena di ricordi, Bonucci ha commentato anche il famoso sgabello di Oporto che lo aveva portato a rompere con Massimiliano Allegri: "Fu colpa mia. Tendo a vivere la partita con grande passione e non volevo stare tra le poltroncine, così mi misi in piedi e poi su uno sgabello della lounge. Sono contento che si sia verificato quell'episodio, perché non ha fatto altro che cementificare il mio rapporto con Allegri". 

Infine, un'ultima riflessione sulle due finali di Champions perse con la Juventus: "Delle due finali di Champions rigiocherei quella di Cardiff. Con il Barcellona non avevamo nulla da perdere e affrontavano una squadra di marziani. Con il Real dopo un ottimo primo tempo ci fu un calo di tensione. Spero di poter avere l'occasione di giocare una terza finale in questi ultimi anni di carriera". 


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