JUVENTUS-MILAN: LA CONFERENZA STAMPA DI MASSIMILIANO ALLEGRI

 

Alla vigilia dell'importantissimo appuntamento di Campionato contro il Milan, l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha tenuto la consueta conferenza stampa della vigilia.

Per l'occasione, il tecnico riavrà a disposizione la rosa completa, eccezion fatta per Arthur e per l'acciaccato De Sciglio che in questi ultimi giorni si è allenato a parte e sembra intenzionato a confermare la formazione che ha vinto a Malmoe in Champions League, con il "tridente" Cuadrado-Dybala-Morata. 

In apertura, Allegri ha confermato quanto sia importante il match contro il Milan, parlando di due squadre in crescita, per cui domani sarà importante fare bene. 

Riguardo, invece, la formazione, il mister ha detto di avere ancora tre dubbi da sciogliere, uno per ruolo e ha ribadito quanto sia necessario, in una stagione così lunga, far ruotare i calciatori.

Uno dei dubbi è sull'utilizzo di Federico Chiesa, reduce dall'infortunio subito in Nazionale e che con molta probabilità partirà della panchina, pronto a entrare in partita in corso per dare il suo fondamentale contributo.



Rispondendo a una domanda su chi siano le favorite per lo scudetto, Allegri ha ribadito che, a suo avviso, non c'è una squadra schiacciasassi come nel passato e che, quindi, non ci si deve deprimere per l'attuale distacco come non ci si deve considerare fenomeni dopo la vittoria a Malmoe. Alla fine, vincerà il campionato la squadra che è stata la migliore

Inoltre, è tornato a parlare di de Ligt, soprattutto dopo le dichiarazioni di Mino Raiola che ha "spaventato" i tifosi della Juve non escludendo una partenza dell'olandese l'anno prossimo: "L'ho detto già, De Ligt ha 22 anni, è molto bravo, ma quando è arrivato alla Juve con quell'entusiasmo che lo ha travolto, è normale perdere un po' di lucidità. Qualcuno lo ha descritto come futuro Pallone d'Oro, ma ci vuole calma. Un ragazzi di 20 anni che arriva alla Juventus, una maglia che pesa. [...] C'è un percorso per tutti, giocatori e allenatori. De Ligt è un giocatore ancora giovane, bravo, che può rimanere tanti anni alla Juve indipendentemente dal fatto che giochi una partita in più o una in meno".

Infine, una riflessione sul suo ritorno alla Juventus e su cosa sia cambiato nei due anni in cui Allegri è stato fermo: "Ho trovato una Juventus con giocatori diversi. Non dobbiamo pensare di paragonare la Juve di ora con quella che era in passato. Questa ha una sua identità come caratteristiche singole dei giocatori. Bisogna diventare una squadra migliorando tantissime cose, sul piano della personalità, della tecnica e della pazienza nel giocare. Ma è solo una Juve diversa".

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