GENOA-JUVENTUS 2-1: COMMENTO E PAGELLE

 
Con il quarto posto in tasca e la testa alla finale di Coppa Italia, la Juventus è scesa in campo allo stadio Marassi di Genova contro il Genoa in lotta per la retrocessione.

Proprio in vista dell'impegno dell'11 maggio, Allegri ha operato diversi cambi nella formazione, lasciando a riposo diversi giocatori, tra i quali Danilo, De Ligt e Morata. 

Nel primo tempo, tutte e due le squadre hanno giocato con un discreto ritmo, ma le occasioni da gol si sono contate col contagocce e né Genoa né Juventus sono andate vicine al vantaggio.

Una partita bloccata, con le due squadre che non sono riuscite a prendere il controllo del gioco e che hanno pensato più a non subire piuttosto che a costruire azioni pericolose.

Tra i bianconeri, pessimi De Sciglio, Rugani e Arthur, tre giocatori che potrebbero tranquillamente partire per altri lidi, ma che rimangono a Torino grazie all'amore verso la mediocrità che nutre Massimiliano Allegri.

Vlahovic non ha tirato in porta, Dybala ha provato qualcosa ma ha sparato a salve, mentre Kean si è mosso bene, ma  è stato più impegnato a ripiegare e a dare manforte a De Sciglio sulla sinistra che ad attaccare.

Insomma, solita Juve che ama correre all'indietro e che costringe il suo centravanti ad abbassarsi a centrocampo per ricevere qualche pallone giocabile. Un solo tiro in porta in 45 minuti e da fuori area. 


Nel secondo tempo, pronti e via e colpo di biliardo di Dybala che dai 20 metri mette la palla all'angolino, imprendibile per Sirigu. Con il suo decimo gol in Campionato, l'argentino raggiunge quota 115 gol con la Juventus, al nono posto insieme a Roberto Baggio

Nonostante la reazione rabbiosa del Genoa, i bianconeri hanno controllato la partita agevolmente e sono andati vicinissimi al raddoppio in tre occasioni: prima Dybala è stato fermato dal palo e poi Kean e Vlahovic hanno impegnato seriamente Sirigu.

Proprio quando la partita sembrava in mano alla Juventus, Allegri ha voluto, ancora una volta, salire in cattedra e ha stravolto la formazione con dei cambi incompresibili. Gli equilibri sono saltati e la squadra è stata schiacciata dalla rabbia degli avversari che in pochi minuti hanno ribaltato il risultato. 

Ennesima sconfitta che pesa sulle spalle dell'allenatore bianconero, ancora una volta incapace di leggere la partita e di fare i cambi opportuni. Peccato di arroganza o di negligenza, inaccettabile da ogni punto di vista, di un allenatore innamorato della mediocrità.


PAGELLE:

Szczesny 6.5: Si è fatto trovare sempre molto pronto e concentrato di fronte ai diversi tiri da fuori area scagliati dai giocatori del Genoa, compie un miracolo, ma alla fine viene punito su rigore.

Cuadrado 5.5: Rientra dopo l'infortunio, giusto per mettere minuti sulle gambe in vista della finale di Coppa Italia. Sbaglia tanto, ma ha il merito di provarci sempre. Dal 60' Alex Sandro 4: Se il suo ingresso non fosse sul tabellino, nessuno se ne sarebbe accorto. 

Bonucci 6: Gli attaccanti genoani non gli creano eccessivi grattacapi, lui gestisce ogni situazione con ordine e tranquillità, dando una mano anche al centrocampo.

Rugani 5: Inizia in modo disordinato, commette diversi falli e sbaglia parecchio, poi sembra migliorare ma non è mai capace di offrire le garanzie necessarie. 

De Sciglio 4: Anche per lui inizio choc, ma, invece di migliorare, peggiora e causa prima il pareggio del Genoa e poi il calcio di rigore al 95' che regala al Genoa i tre punti. 

Arthur 5: Anche lui, come Cuadrado e De Sciglio, rientrava da un infortunio, ma non riesce a stare in partita, commettendo diversi errori e mostrando nervosismo in più di un'occasione. Dal 61' Zakaria 5: Entra male in campo, poco concentrato e molto disordinato.

Miretti 7: Altra prestazione convincente del giovane centrocampista, molto mobile, preciso e in grado di giocare sempre a un tocco e in verticale. Dal 73' Bernardeschi 4: Con lui la Juventus gioca in dieci. 

Rabiot 6.5: Anche stavolta il francese ha dimostrato di essere uno dei più in forma della squadra, correndo a tutto campo, recuperando diversi palloni e proponendosi con una certa regolarità in avanti. Nel finale, però, rischia di combinare il patatrack. 

Dybala 7: Prima del gol, sembra sparare a salve, poi si sblocca e regala giocate spettacolari, andando vicinissimo alla doppietta. Dal 79' Aké SV 

Vlahovic 6: Si batte come un leone, ma l'unica occasione da gol deve costruirsela da solo, con una caparbietà ammirevole. Dal 73' Morata SV

Kean 4: Fin dall'inizio, dimostra di essere in palla e si muove a tutto campo, creando diverse occasioni pericolose, soprattutto nel secondo tempo. Tuttavia, a tempo quasi scaduto sbaglia a porta vuota il gol della vittoria e condanna la Juventus alla sconfitta.

Allegri 2: Sullo 0-1 crede di aver archiviato la partita e stravolge la squadra, facendo saltare tutti gli equilibri e portando la sua squadra alla sconfitta. 


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