VLADIMIR JUGOVIC: "SPERO CHE VLAHOVIC SCELGA LA JUVENTUS"

 

Approfittando della pausa per le Nazionali, il calciomercato è tornato in primo piano, così come l'interesse della Juventus per l'attaccante serbo della Fiorentina Dusan Vlahovic.

Dopo le notizie rimbalzate sui giornali riguardo la presunta decisione del calciatore di trasferirsi a Torino, tanto che gli agenti pare non risponderebbero alle chiamate di altre squadra, tra cui l'Arsenal, è intervenuto sull'argomento un illustre ex juventino nonché connazionale dello stesso Vlahovic, ovvero Vladimir Jugovic.

Tutti i tifosi della Juventus, lo ricorderanno per il rigore decisivo tirato in occasione della finale di Champions del 1996 contro l'Ajax, a cui, ancora oggi, il serbo è molto legato: «Spero che i bianconeri tornino ad alzare la Coppa così non si parlerà più con così tanta nostalgia del mio tiro dal dischetto di Roma. La Champions è strana, magari la vinci quando meno te lo aspetti. Vale per tutti, anche per la Juventus».


A chi gli chiede cosa pensa del suo connazionale Dusan Vlahovic, Jugovic risponde che «Dusan è del 2000 e sta facendo molto bene con la Fiorentina e con la Nazionale. È il centravanti Under 21 del momento assieme a Haaland. Sinceramente in Vlahovic rivedo un po’ Vieri, mio compagno nella Juventus, nell’Atletico e nell’Inter». 

Visto l'interesse di tanti top club europei, soprattutto della Premier League, il futuro di Vlahovic è ancora tutto da scrivere. Tuttavia, Jugovic ritiene che, nella scelta, il calciatore debbe tenere in conto diversi fattori: «È un ragazzo intelligente, saprà prendere la decisione più giusta per lui. Poi, ovvio, se lo chiedesse a me, la mia risposta sarebbe scontata: consiglierei lui di andare alla Juventus, uno dei due club con cui ho vinto la Champions League e che porterò sempre nel mio cuore».


I consigli di Jugovic, però, non sono soltanto per Vlahovic, ma anche per la sua ex squadra: «Una cosa è certa: con i serbi, e in generale con i giocatori dei balcani, difficilmente si sbaglia. Siamo gente che si adatta sempre bene ai cambiamenti. Guardate quel fenomeno di Corvino, dirigente con un fiuto immenso per i talenti, quanti affari ha fatto in Serbia. Non solo Vlahovic!».

Infine, non poteva mancare una riflessione su quanto, dai suoi tempi, il calcio sia cambiato e come la Serie A non sia più quella di una volta, dove giocavano tutti i migliori del mondo: «A me il campionato sembra in continua crescita. La qualità è aumentata nonostante gli addii di Cristiano Ronaldo e Lukaku. Quando seguo le partite, penso a Milan-Inter dell’altra sera, mi diverto perché vedo tante cose, a partire dal lavoro di grandi allenatori».


0 Comments:

Posta un commento