IL MISTERO KULUSEVSKI

 

21 anni, talento naturale, capace di giocate sopraffine e genialate al limite del possibile, questo è Dejan Kulusevski o, meglio, potrebbe essere, perché lo svedese, alla sua seconda stagione con la Juventus, rimane ancora un mistero irrisolto.

Arrivato dal Parma nell'estate del 2020 per circa 40 milioni di euro e considerato un potenziale "crack", il giovane svedese non è riuscito a bissare le ottime prestazioni offerte con la maglia degli emiliani e che gli avevano permesso di salire alla ribalta e attirare le attenzioni dei maggiori club internazionali.

La Juventus se l'è aggiudicato giocando d'anticipo e sfruttando gli ottimi rapporti con la dirigenza dell'Atalanta che ne deteneva il cartellino e il suo debutto in maglia bianconera lo ricordiamo tutti, perché oltre ad aver giocato un gran partita, Kulusevski ha anche segnato un fantastico gol. 

Eppure, da allora i suoi progressi sembrano essersi fermati e il giocatore si è dimostrato incapace sia di conquistarsi un posto da titolare in squadra sia di avere la fiducia incondizionata dell'allenatore. 

Se la scorsa stagione Pirlo lo aveva utilizzato con maggiori continuità, ma con risultati abbastanza altalenanti, quest'anno Allegri sembra guardarlo con qualche perplessità, tanto che, fino a oggi, lo svedese è stato utilizzato col contagocce e, il più delle volte, non ha dato in campo ciò che ci si aspettava da lui.



Data l'età, Kulusevski avrebbe molti alibi, ma in un calcio come quello italiano in cui attendere la crescita dei giovani non è contemplato, la sua posizione sta diventando giorno dopo giorno sempre più scomoda.

Il suo nome è ormai quasi tutti i giorni sui giornali, accostato oggi a una squadra e domani a un'altra e la fiducia della società è sempre di più a orologeria, tanto che è ormai considerato uno dei giocatori maggiormente sacrificabili per fare cassa e dare l'assalto a Dusan Vlahovic, oppure da mettere sul piatto per uno scambio con Luis Muriel, come paventato nelle ultime ore dai giornali.

Fondamentalmente, alla base dell'equivoco Kulusevski c'è il suo ruolo, a oggi ancora non stabilito con chiarezza. Si tratta di un attaccante, di un centrocampista o di un trequartista? O forse di un'ala alla Federico Chiesa? 

La scorsa stagione, Andrea Pirlo lo ha utilizzato come una sorta di jolly o tuttocampista,  in attacco, sulla fascia, come trequartista, ma il suo rendimento è stato, comunque, molto discontinuo, sintomo, probabilmente, di una confusione presente anche nella testa del giocatore. 

Quest'anno, con il ritorno di Allegri e una Juve molto più razionale e quadrata, gli spazi per lo svedese si sono ridotti quasi al lumicino, ma ciò che spaventa di più i tifosi della Juventus è che neppure il mister, nonostante la sua esperienza e la sua capacità di trovare nuovi ruoli ai suoi giocatori (ricordate Mario Mandzukic?), è riuscito a capire come e dove schierare Kulusevski.

In due stagioni con la maglia bianconera, lo svedese ha giocato appena 56 partite (la maggior parte delle quali partendo dalla panchina) e segnato 7 gol. Uno score davvero misero per un giocatore costato 40 milioni di euro, anzi quasi un vero flop.

Tuttavia, la vera domanda da porsi è un'altra, ovvero se vale ancora la pena di aspettarlo, visto che lo svedese ha appena 21 anni, oppure se sia arrivato il momento di voltare pagina e cercare di monetizzare quanto più possibile.

È un interrogativo che la dirigenza bianconera si sta probabilmente facendo già da qualche mese e che nel mercato di gennaio potrebbe trovare la sua risposta. 


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