Dopo essersi sfidate in Supercoppa Italiana, Juventus e Inter si sono ritrovate nella finale di Coppa Italia, allo stadio Olimpico di Roma.
Fin dal fischio d'inizio i ritmi sono stati alti, con l'Inter migliore nell'atteggiamento aggressivo e deciso e una Juventus troppo timorosa, tanto da essere andata sotto dopo appena sette minuti.
Lo svantaggio ha dato una scossa ai bianconeri che, seppur lentamente, hanno alzato il baricentro e sono andati vicini al pareggio in tre occasioni, con Dybala e Vlahovic.
Il primo tempo è stato abbastanza divertente, con le due squadre che si sono battute a viso aperto e in cui è stata la cattiveria dei singoli ad aver fatto la differenza a favore dei nerazzurri.
I giocatori di Inzaghi, infatti, sono stati più decisi nei contrasti, più aggressivi in ogni parte del campo, al contrario degli undici di Allegri che, invece, hanno peccato in vigoria fisica.
Male Cuadrado e Alex Sandro, bene Chiellini, Bernardeschi e Rabiot, mentre Dybala e Vlahovic si sono visti a intermittenza, anche a causa del solito atteggiamento passivo della squadra e dei compiti di copertura dell'argentino, a uomo su Brozovic.
I ruoli si sono invertiti a inizio secondo tempo, con la Juventus che è entrata in campo molto più decisa e arrabbiata e ha prima trovato il pareggio dopo appena cinque minuti con un tocco di Morata, su tiro di Alex Sandro e poi ha effettuato il sorpasso con Vlahovic dopo una ripartenza spettacolare.
Una volta in vantaggio, i bianconeri sono tornati ad abbassarsi e Allegri ha, addirittura, inserito Bonucci al posto di Bernardeschi, nel tentativo di ergere il solito muro difensivo. Tuttavia, come già capitato in Campionato, il risultato è stato il 2-2 dell'Inter, sull'ennesimo rigore dubbio della stagione assegnato ai nerazzurri.
Senza più la ferocia dei primi minuti della seconda frazione di gioco, la Juventus si è persa e ha lasciato la partita in mano all'Inter, preoccupandosi soltanto di trascinare il match ai tempi supplementari.
Una volta tornata in partita, l'Inter ha ripreso coraggio ed energie e ha ricominciato a pressare e ad aggredire a tutto campo. Dal suo canto, la Juventus si è fatta piccola piccola e non è riuscita a evitare l'inevitabile, ovvero il 3-2 per i nerazzurri, ancora una volta su calcio di rigore, stavolta più netto rispetto al precedente.
Una sconfitta incredibile, figlia soprattutto dei soliti errori di Allegri, pavido e vigliacco nell'affrontare anche una finale importante come quella di stasera. Ancora una volta, nel momento più importante, ha dato un segnale negativo alla squadra, costringendola a chiudersi in difesa, anziché provare il colpo del K.O.
Una stagione fallimentare che si chiude nel modo peggiore, ma forse previsto. Un Campionato mai giocato, una Champions mollata, ancora una volta, agli ottavi di finale, giocatori dispersi e umiliati.
Lo strazio si avvia, per fortuna, alla conclusione, ma il peggio, temo, debba ancora arrivare, perché non c'è più cieco di chi non vuol vedere.
Perin 6.5: Ce la mette tutta per tenere a falla la squadra, ma sui rigori non può davvero nulla, calciati in modo imparabile.
Danilo 6: Fin quando non è costretto a uscire per infortunio, gioca la solita partita ordinata e disciplinata, anche se non sempre con la consueta grinta. Dal 41' Morata 6.5: Il suo ingresso cambia la partita, almeno finché Allegri non interviene a gamba tesa scombinando le carte.
De Ligt 5.5: Rovina una buona partita con il fallo che porta al secondo rigore per l'Inter, davvero ingenuo ed evitabile.
Chiellini 7: Uno dei migliori in campo, mette anima e corpo in questa sua (ultima?) finale e viene fermato soltanto dai crampi. Dall'83' Arthur 5: Non incide, non fa la differenza, non dà valore al centrocampo.
Alex Sandro 5.5: Assente ingiustificato (come ormai consuetudine) per tutta la partita, tranne nel tiro che porta al gol del pareggio di Morata. Dal 90' Pellegrini 6: Coraggioso e propositivo come sempre, cerca di dare una spinta in più, ma ormai è troppo tardi.
Bernardeschi 7: Fin dall'inizio si mostra uno dei migliori, riuscendo in diverse giocate e muovendosi bene in campo. Dal 66' Bonucci 5: Entra per respingere l'assalto a Fort Apache, invece sbaglia parecchio ed è coinvolto nel presunto fallo del primo rigore per l'Inter.
Zakaria 6: Corre tanto, ma il suo muro a centrocampo non regge sempre, anche perché si trova spesso in inferiorità rispetto agli avversari. Dal 66' Locatelli 6: Rientra dopo il lungo infortunio e accumula minuti per il futuro.
Rabiot 7: Ancora una volta, è uno dei migliori, l'unico che ci mette forza e fisicità.
Cuadrado 5.5: Manca la sua personalità e la sua freschezza, non salta mai l'uomo e non è incisivo in avanti.
Dybala 6.5: Seppur a intermittenza, questa Juventus non può fare a meno del suo talento e della sua imprevedibilità, penalizzato anche dai compiti di copertura su Brozovic. Dal 99' Kean SV
Vlahovic 6.5: Si batte come un leone, segna, va vicino al gol, ma i palloni, come sempre, gli arrivano col contagocce.
Allegri 0: È riuscito a rovinare anche questa. Sul 2-1, l'Inter era fuori gioco e la Juventus aveva il controllo del match, ma lui ha voluto passare alla difesa a tre, sperando nel solito fortino, ma il risultato è stato un disastro.
(Marcello Gagliani Caputo)
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