MILAN-JUVENTUS: RITORNO AGLI ANNI '80

 
Con il pareggio di ieri sera a San Siro contro il Milan, la Juventus ha concluso il tour de force di questo mese di gennaio in cui ha affrontato diversi scontri diretti.

Il bilancio è abbastanza positivo, perché sono arrivati due pareggi con Napoli e Milan e una vittoria con la Roma. Unico neo, la sconfitta nella Supercoppa Italiana arrivata all'ultimo secondo dei tempi supplementari.

Eccezion fatta per quest'ultima partita, probabilmente chiunque avrebbe messo la firma per uscire con 5 punti dai tre match, eppure la Juventus continua a lasciare parecchi dubbi, sia in fase di costruzione sia, soprattutto, in quella di finalizzazione


Anche ieri abbiamo assistito a una partita d'altri tempi, con 0 tiri in porta e con Rugani e Chiellini migliori in campo. In 90 minuti, i bianconeri si sono difesi a oltranza, provando, ogni tanto, qualche contropiede

Il pareggio, da molti considerato un punto d'oro, non è altro, in realtà, che l'ennesima dimostrazione di una squadra mediocre e incapace di vincere anche un solo scontro diretto con le squadre che la precedono in classifica,

L'impostazione del match ha ricordato molto gli anni '80, quando un pareggio in trasferta era considerato quasi una vittoria. Sui social è stato ricordato un altro storico 0-0 tra Milan e Juventus, nell'ultimo anno di Marchesi, quando i bianconeri combattevano per arrivare allo spareggio di qualificazione alla Coppa UEFA.

Allora, come ieri sera, gli undici di Marchesi scesero in campo decisi a difendere lo 0-0, con una squadra imbottita di difensori e giocando una partita di contenimento e contropiede. Allegri, forse, ha preso spunto, perché si è vista una Juve battagliera, ma disinteressata a fare risultato.

Morata è stato abbandonato a se stesso, Dybala ha giocato a centrocampo, i centrocampisti non sono mai arrivati al tiro. Il mercato di gennaio potrà anche portare Vlahovic, ma poco cambierà se la mentalità rimarrà la stessa. 

Il serbo, infatti, non è Cristiano Ronaldo, capace di fare reparto da solo e vincere le partite da solo e se verrà (non) servito come oggi viene servito Morata, a poco servirà la sua vena realizzativa


In molti, ottusamente, continuano a dire che Allegri sta facendo il massimo con la squadra che ha a disposizione, ma i dubbi permangono, soprattutto tenuto conto di alcune prestazioni dei bianconeri, ultima quella di Coppa Italia dove si è visto un atteggiamento e una voglia di divertirsi rari in questa stagione.

Il mister continua a rimandere gli esami, da dicembre è passato a gennaio e da gennaio a febbraio. A febbraio, probabilmente, dirà di aspettare marzo e forse neppure si accorgerà che il Campionato, nel frattempo, è finito.

Nel calcio, come nella religione, la fede è sacra, ma a un certo punto bisogna anche guardarsi allo specchio e andare oltre l'irrazionale e rendersi conto che una Juventus tanto brutta non la vedevamo da anni. E non si parla di una sola partita, ma di un'intera stagione.


(Marcello Gagliani Caputo)


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