JUVENTUS-ATALANTA 0-1: COMMENTO E PAGELLE

 
Mentre sui giornali e sul web impazza la notizia delle indagini sulle plusvalenze ottenute dalla Juventus in questi ultimi anni, i bianconeri hanno affrontato una delle partite più importanti e delicate di questo difficile momento.

Dopo la brutta figura rimediata a Londra contro il Chelsea, la Juventus era chiamata alla riscossa contro l'Atalanta di Gasperini. L'imperativo era vincere per accorciare sul quarto posto e rimanere in scia delle prime in classifica e, invece, i bianconeri hanno perso di nuovo.

Per affrontare la partita, Allegri si è affidato, ancora una volta, ai soliti noti, senza una mezza idea innovativa o coraggiosa e, infatti, nel primo tempo l'Atalanta ha fatto ciò che ha voluto.

La Juventus è stata sempre bassa, Morata ha fatto, praticamente, il regista a centrocampo, Dybala ha difeso fino alla bandierina del calcio d'angolo, Chiesa è stato impalpabile, così la palla raramente è arrivata nell'area di rigore bergamasca ed è andata, molto più spesso, all'indietro

Proprio dall'ennesimo appoggio all'indietro è, infatti, arrivato il gol dell'Atalanta, abile a sfruttare tutti i limiti di una Juventus confusa, senza identità, senza gioco e senza punti di riferimento. 


Nel secondo tempo, la partita non è cambiata e nemmeno l'atteggiamento della Juventus, sempre più frenetica e imprecisa. I giocatori sono sembrati annebbiati e preda dell'ansia, non si è vista un'idea nemmeno a tirarla fuori con le pinze, tutto è stato lasciato all'improvvisazione dei singoli. 

Chi pensava che la debacle di Londra in Champions League fosse soltanto un episodio, ha preso un granchio grosso così. La Juventus è allo sbando, Allegri è il primo a non raccapezzarsi e Agnelli, diciamolo, poteva anche chiedere aiuto a qualcun altro. 

Il tempo è ormai scaduto, serve un vero atto di forza, perché noi tifosi non ci meritiamo questa Juve, non ci meritiamo questi giocatori, non ci meritiamo una società allo sbando. 


PAGELLE:

Szczesny 6: Non fa molto, perché l'Atalanta, soprattutto nel secondo tempo, prova ad amministrare il vantaggio. 

Cuadrado 5.5: La sua fantasia in avanti è spesso risultata decisiva per la Juventus, ora, costretto a giocare in difesa, diventa un'arma a salve. 

Bonucci 5: Anche per lui, un vero condottiero, una serata piena di affanno e di errori. 

De Ligt 5: Perde il match fisico contro Zapata e soffre più del solito, commettendo diverse disattenzioni. 

Alex Sandro 4: Passa la palla soltanto all'indietro, mai capace di puntare l'avversario o coraggioso ad affondare. 

Chiesa 5: Per larga parte del primo tempo è un ectoplasma e non riceve quasi mai la palla. Un lontanissimo parente del giocatore decisivo della scorsa stagione, sempre più penalizzato da un gioco involuto, troppo difensivo e poco coraggioso. Rimane negli spogliatoi per un infortunio. Dal 46' Bernardeschi 5.5: Ha il merito di metterci coraggio, provando a vivacizzare la manovra, ma si perde nelle sue giocate spesso inconcludenti.

Locatelli 6: Anche stavolta, come in altre partite, prova a fare l'uomo a tuttocampo, giocando sia davanti alla difesa che più avanti, ma è sempre troppo solo. 

McKennie 5.5: Ci mette la solita grinta, ma anche lui viene risucchiato inevitabilmente dall'inettitudine di una squadra incapace di giocare in modo organizzato. Esce anche lui per infortunio. Dal 64' Kean 5.5: Come per Morata, nemmeno a lui arrivano palloni da buttare dentro, nonostante corra tanto e si faccia vedere.

Rabiot 4.5: Paradossalmente è lo juventino che va più vicino al gol con un tiro da appena fuori area, ma per larghi momenti della partita nessuno si accorge che sia in campo. 

Dybala 6: Si impegna a cercare di dare un senso alla manovra d'attacco della Juventus, ma non può fare miracoli, costretto, troppo spesso, a ripiegare fino alla propria area di rigore. Colpisce la traversa su punizione nel recupero.

Morata 5: Altra prova generosa ma senza tiri in porta, ormai il centravanti passa più tempo a centrocampo che nell'area avversaria. Sarà solo colpa sua? Dall'84' Kaio Jorge SV: Allegri continua a umiliarlo facendogli giocare soltanto brevi spezzoni di partita.

Allegri 4: Chi continua, ottusamente, a difenderlo vuole il male della Juventus.  


(Marcello Gagliani Caputo)


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