SAMPDORIA - JUVENTUS 0-0: COMMENTO E PAGELLE

 
Nella seconda giornata di Campionato, la Juventus ha fatto visita alla Sampdoria, a caccia dei primi punti della stagione. I bianconeri hanno schierato una formazione molto prudente, in cui Kostic ha preso il posto di Di Maria e Rugani quello di Bonucci infortunato.

Dopo le vittorie di Napoli, Inter e Roma, ora a punteggio pieno in testa alla classifica, la squadra di Allegri era chiamata a rispondere e a bissare l'incoraggiante prestazione offerta contro il Sassuolo.

Nonostante un buon approccio della Juve, è stata la Sampdoria a creare la prima occasione da gol dopo appena cinque minuti, quando soltanto un miracolo di Perin ha mandato la palla a sbattere sulla traversa.

La paura ha frenato i bianconeri che hanno rallentato i ritmi e sono riusciti ad affondare soltanto grazie a un errore di Augello che ha lanciato a rete Cuadrado. Il colombiano, però, ha sparato dritto addosso ad Audero in uscita. 

In un primo tempo a tratti comandato dalla Sampdoria, la Juventus ha giocato in modo molto deludente e ha offerto la brutta copia di molte prestazioni della scorsa stagione. Giocatori che camminano sul campo, nessuna accenno di manovra o di verticalizzazioni, Vlahovic abbandonato in avanti e cercato soltanto con lunghi lanci dei difensori.


Non è servito nemmeno l'intervallo a far cambiare atteggiamento alla Juventus che è tornata in campo con la stessa svogliatezza e superficialità. Per gran parte della frazione di gioco si sono visti giocatori confusi e spaesati, incapaci di capire come cambiare marcia e come mettere in difficoltà la Sampdoria.

Il centrocampo, in particolare, ha evidenziato gravissimi problemi sia in fase di costruzione sia di contenimento. Rabiot prosegue a essere un "oggetto non identificato", alla faccia dell'ottima stagione passata raccontata da Allegri. Locatelli ha provato a gestire la manovra, ma non è il suo ruolo e ha faticato oltre misura, rischiando anche di finire negli spogliatoi in anticipo. McKennie, infine, ha perso tutte le qualità ammirate nel suo primo anno. 

Nella seconda metà del secondo tempo, anche complice un pesante calo fisico della Sampdoria, alle prese con diversi giocatori coi crampi, la Juventus è riuscita a prendere un po' di campo ed è anche andata in gol con Rabiot, ma la rete è stata annullata per fuorigioco di Vlahovic, autore dell'assist.

Evidentemente, la prova contro il Sassuolo è stata solo un fuoco di paglia, perché questa sera non si è vista alcuna differenza rispetto alla scorsa stagione. Improvvisamente siamo tornati indietro di tre mesi e abbiamo rivisto una Juventus brutta, apatica, confusa e senza alcun punto di riferimento.

Per gran parte del match, la musica è stata "buttiamola in avanti e vediamo cosa succede", ma, come già accaduto nella scorsa stagione, anche stasera non è servito a nulla, se non a evidenziare gli impietosi limiti di una squadra non solo incompleta ma costruita senza capo né coda


PAGELLE:

Perin 6.5: Si merita il voto più alto per la parata decisiva che nega il vantaggio alla Sampdoria e manda la palla a sbattere sulla traversa. Nel secondo tempo, fa praticamente da spettatore non pagante. 

Danilo 6: Non fa molto per meritarsi un voto superiore, limitandosi a svolgere il suo compito in modo diligente ma senza strappi o iniziative. 

Rugani 6: Non assicura, di certo, la sicurezza di Bonucci, ma cerca di cavarsela in ogni situazione, improvvisando anche qualche lancio in avanti. 

Bremer 5.5: Mezzo passo indietro rispetto all'esordio contro il Sassuolo. Soprattutto nel primo tempo compie un paio di brutti e pericolosi errori, nel secondo viene impegnato raramente. 

Alex Sandro 5: Dopo i sussulti visti contro il Sassuolo, è prontamente tornato nella sua ormai insopportabile mediocrità, costringendo spesso Kostic a fargli da badante. Dal 46' De Sciglio 6: Il pupillo del mister entra in campo per presidiare la fascia sinistra e, infatti, supera raramente la metà campo. 

Cuadrado 5: Prestazione sotto tono del colombiano che oltre all'occasione sprecata nel primo tempo, non fa molto altro, giocando a nascondino coi compagni. Dal 76' Kean SV

Locatelli 5: Fare il regista non è il suo compito, ma lui ci prova comunque. Tuttavia, i risultati non sono troppo soddisfacenti, anzi. Nel secondo tempo cala anche fisicamente e conclude una serata deludente lasciando il posto all'84' a Rovella SV

McKennie 5: Palesa, ancora, una forma molto precaria, ma la cosa più preoccupante è che non sembra avere più nulla del bel giocatore ammirato nella sua prima stagione in bianconero. Dal 60' Miretti 6.5: In cinque minuti riesce a fare più di tutto il centrocampo juventino, pressando, verticalizzando e cercando giocate decisive. 

Rabiot 4.5: Per qualche minuto stava per diventare l'eroe della serata, ma il destino ha voluto che il suo gol fosse annullato. Partita, comunque, pessima, soprattutto nel primo tempo, in cui corre a vuoto, avulso da qualsiasi meccanismo di squadra. 

Kostic 6: Esordio sufficiente, perché, soprattutto nel primo tempo, mette in mezzo almeno un paio di cross interessanti, ma in area sguarnita di maglie bianconere. Nella seconda frazione di gioco, anche lui rallenta e non riesce più a sgusciare via, ma sfiora il gol vittoria a tempo scaduto.

Vlahovic 6: È tornato il povero leone che combatte da solo con tutta la difesa. Senza Di Maria, gioca una partita abbandonato in avanti, sbracciandosi e lamentandosi di non ricevere palloni giocabili. 

Allegri 4: Manda in campo una formazione talmente scriteriata che già nell'intervallo è costretto a cambiare. Quando, finalmente, decide di buttare dentro qualche giovane rampante, la Juventus cresce, ma è ormai troppo tardi. 


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