JUVENTUS - ROMA 1-1: COMMENTO E PAGELLE

 
Nel primo scontro diretto che ha visto la Juventus affrontare la Roma di Mourinho e dell'ex Paulo Dybala, la Juventus non è riuscita ad andare oltre l'1-1, giocando una partita dalla doppia faccia

Per l'occasione, Allegri ha scelto una formazione inedita, con il debutto da titolare di Miretti e Danilo spostato al centro della difesa al posto di Bonucci. Sulle fasce, De Sciglio e Alex Sandro, mentre panchina per il nuovo arrivato Milik.

Partenza sprint della Juventus che, dopo poco più di un minuto, è passata in vantaggio grazie a un magistrale calcio di punizione battuto da Dusan Vlahovic. I bianconeri sono sembrati, per larga parte del primo tempo, un'altra squadra rispetto a quella svogliata e abulica di Genova.

Con grinta e determinazione, gli undici di Allegri hanno lottato su ogni pallone e messo costantemente sotto pressione la difesa romanista che ha rischiato di capitolare almeno un'altra volta. 

Dopo venti minuti a ritmo forsennato e un gol annullato a Locatelli, la Juventus ha rallentato leggermente e cercato di gestire le forze, invitando la Roma ad avanzare. I giallorossi, però, sono parsi ancora disorientati e confusi dal pressing degli avversari e non hanno mai impensierito Szczesny.

Sugli scudi Fabio Miretti, davvero imprendibile e padrone del centrocampo juventino. L'ex under 23 ha confermato una straordinaria personalità, dettando passaggi, distribuendo la palla come un veterano e inserendosi in avanti sempre in modo pericoloso.

Primo tempo esaltante della Juventus che meritava di chiudere la frazione di gioco con un vantaggio più ampio. In 45 minuti, ha fatto vedere quanto non riusciva a fare da almeno un anno. Squadra corta e aggressiva, giocatori primi sulle seconde palle, inserimenti dei centrocampisti e gestione intelligente della palla. 


Nel secondo tempo i ritmi sono, inevitabilmente, calati, ma la Roma non è riuscita a imporsi e a guadagnare campo, anche perché la Juventus non è arretrata come accaduto, spesso, in passato. I bianconeri sono rimasti attenti e aggressivi e hanno impedito che l'inerzia della partita passasse dalla parte dei giallorossi.

Tuttavia, la squadra di Allegri ha peccato di superficialità, forse troppo esaltata dal primo tempo e ha provato a gestire la partita troppo presto. Il giro-palla è tornato lento, i giocatori hanno rallentato e la conseguenza è stata il pareggio di Abraham su assist proprio di Dybala.

Il gol subito ha risvegliato la Juventus che ha ripreso a spingere rabbiosa, ma meno ordinata rispetto a prima. La squadra si è allungata ed è andata in sofferenza sia fisica sia psicologica, rimettendo in mostra i limiti visti nelle precedenti partite.

Per provare a vincerla, Allegri ha buttato dentro Milik al posto Cuadrado, ma la Juventus è parsa ormai appannata e stanca soprattutto fisicamente. Come accaduto diverse volte nella scorsa stagione, i bianconeri hanno tenuto solo un tempo e hanno peccato nel non chiudere la partita prima dell'inevitabile crollo fisico

Insomma, un passo avanti e due indietro e una partita dalle due facce diametralmente opposte: un primo tempo davvero esaltante e una ripresa di sofferenza e poca lucidità che ha evidenziato come il vero problema della Juventus sia proprio la capacità di tenere fisicamente per 90 minuti. 


PAGELLE:

Szczesny 6: Nel primo tempo non viene praticamente mai impegnato, nella seconda frazione di gioco compie una o due parate, ma nulla può sul gol del pareggio della Roma.

De Sciglio 6: All'inizio spinge pure lui, trascinato dalla voglia di tutta la squadra, nel secondo tempo si eclissa gradualmente. 

Danilo 6.5: Da centrale se la cava egregiamente e guida la difesa con sicurezza e tranquillità. 

Bremer 6: Torna a mostrare la sua forza fisica, annullando per buona parte del match gli attaccanti avversari. 

Alex Sandro 6: Anche per lui buon primo tempo, ma calo vistoso nella ripresa. 

Miretti 8: Il migliore in campo per distacco, gioca un primo tempo maiuscolo, ma nel secondo cala con tutta la squadra, in debito d'ossigeno. Una prova molto incoraggiante che lo lancia come titolare fisso. Dal 67' McKennie 5: Evanescente. 

Locatelli 6.5: Al fianco di Miretti si ritrova e gioca, anche lui, un ottimo primo tempo, andando anche in gol, poi annullato. Alla lunga, la stanchezza ha la meglio. Dall'84' Rovella SV

Rabiot 7: Il francese gioca un ottimo primo tempo, molto dinamico e aggressivo. Corre, recupera palla e pressa gli avversari, in netta crescita rispetto al passato. Speriamo soltanto che non sia un fuoco di paglia, esce per un guaio muscolare. Dal 57' Zakaria 5: Sembra essere ormai lontano con la testa.

Cuadrado 5.5: Si propone con regolarità, ma sbaglia spesso l'ultimo passaggio o la scelta finale. Spreca troppo, sia quando tira in porta sia quando vuole servire i compagni. Dal 67' Milik 6: Tocca pochi palloni, ma ha il merito di salvare sulla linea un rimpallo. 

Vlahovic 7: Pronti via e splendido gol su punizione. Si batte come un leone e, nel primo tempo, avrebbe meritato maggiore fortuna. Nella seconda frazione, si ritrova, ancora una volta, isolato in avanti. Dall'84' Kean SV

Kostic 6.5: Sulla fascia è sempre pronto a scattare e a crossare, una vera spina nel fianco, ma, purtroppo, i suoi assist spesso finiscono nel deserto. 

Allegri 6: Ci ha sorpreso tutti con una formazione imprevedibile e per un tempo sembrava aver compiuto il capolavoro, poi siamo tornati alla realtà. 


(Marcello Gagliani Caputo)


2 commenti:

  1. Vlahovic doveva restare in campo fino alla fine, perché avrebbe potuto forse risolvere la partita.

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    1. In effetti, a quel punto, è stata una sostituzione abbastanza incomprensibile.

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