Il vice presidente della Juventus Pavel Nedved è intervenuto al Salone del Libro di Torino per la presentazione del volume "La casa della Juve" e ha colto l'occasione per parlare del momento della squadra e dei progetti futuri della società.
La prima riflessione di Nedved è stata sul momento delicato della Juventus, alle prese con una ricostruzione difficile: "In questi anni abbiamo vinto tantissimo con una squadra esperta, ora stiamo cambiando e costruendo qualcosa di importante. Il futuro è della Juventus. In campionato era normale un periodo di assestamento, ora però non dobbiamo fermarci perchè le altre corrono"
Il ceco ha riservato una stoccata anche a chi ha criticato la Juventus dopo una stagione in chiaroscuro, ma chiusa, comunque, con due trofei: "Siamo stati criticati negli ultimi anni, ma spero che qualcuno si sia accorto che abbiamo vinto uno scudetto, portato a casa due coppe. Alcuni in dieci anni non hanno vinto niente, noi conviviamo con questa pressione di dover vincere. Siamo abituati, chi lavora alla Juve deve saperlo, deve essere forte e non avere paura. La critica va bene, ma che sia giusta".
L'ex "furia ceca" si è, poi, soffermato sull'investimento che la società sta facendo su giocatori giovani, considerato fondamentale per la crescita della squadra: "Il progetto giovani mi piace ed è giusto. Abbiamo investito su giocatori forti, ci sono difficoltà ma il futuro è tutto dalla nostra parte. E anche il presente. Il tempo di assestamento è normale, abbiamo cambiato allenatore anche se parliamo sempre di Allegri. Ma ora non dobbiamo fermarci perchè gli altri corrono".
Naturalmente, non poteva mancare un pensiero sulla partita contro la Roma, da lui vissuta per tanti anni come derby: "Sarà bellissima, una partita da vedere. Si affronteranno due allenatori vincenti, che prepareranno qualcosa di speciale".
Nedved ha anche sottolineato quanto sia importante avere infrastrutture all'altezza per permettere alla società di rimanere al passo coi tempi e soddisfare le esigenze sempre più elevate di tifosi e appassionati: "Se vogliamo offrire un buon prodotto calcio dobbiamo partite dagli stadi. Lo Stadium rappresenta la casa non solo per noi, ma credo per tutti i tifosi, che vengono allo stadio e la sentono come la propria casa dove tifano la propria squadra".
Inoltre, il vice presidente ha spiegato come la Juventus sia impegnata anche sul fronte giovani e settore femminile: "Un altro progetto che abbiamo è quello di creare uno stadio più piccolo per la squadra femminile e per i giovani. La pandemia per il momento ci ha fermato, speriamo si possa realizzare in futuro".
Infine, un'inevitabile riflessione sul razzismo negli stadi, dopo gli ultimi spiacevoli fatti successi anche all'Allianz: "La strada giusta è quella di individuarli con le telecamere, come facciamo allo Stadium. Basta avere un impianto con telecamere, sono investimenti minimi rispetto a quanto si spende per altro ed è il minimo per il mondo di oggi".
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