14 novembre 1909: Il primo derby d'Italia

La rivalità calcistica tra Juventus e Inter è una delle più accese e longeve nella storia del calcio italiano. Ogni scontro tra queste due squadre è un evento di grande rilevanza per i tifosi e gli appassionati di calcio in generale. In questo articolo, si parlerà delle radici di questa rivalità, concentrandoci sulla prima partita mai giocata tra Juventus e Inter e sulle sue implicazioni storiche.



L'inizio di una rivalità leggendaria

La storia della rivalità tra Juventus e Inter ha radici profonde che risalgono agli albori del calcio italiano. La prima partita ufficiale tra queste due squadre ebbe luogo molti decenni fa, gettando le basi per quello che sarebbe diventato uno dei duelli più intensi e seguiti nel panorama calcistico italiano. Fondate a poco più di dieci anni di distanze (la Juventus nel 1897 e l'Inter nel 1908), le due compagini segnarono subito la storia del football italiano, soprattutto perché rappresentanti di due tra le città più importanti dei primi anni del '900, ovvero Torino e Milano. 

All'inizio, come consuetudine tra le grandi squadre, questa rivalità fu, soprattutto, sportiva e puntava al predominio dei campionati regionali, allora appannaggio, in particolare, di Genoa e Pro Vercelli. Nei decenni successivi, divenne sempre più aspra e, spesso, travalicò i limiti del campo da gioco, fino al fatidico 2006, quando con lo scandalo di Calciopoli, la rivalità tra le due squadre e, soprattutto, tra le tifoserie è diventata insanabile. 

Era il lontano 14 novembre del 1909 quando Juventus e Inter si affrontarono per la prima volta in campo. A quell'epoca, il calcio era ancora agli inizi e le squadre stavano cercando di stabilire la propria presenza nel panorama sportivo italiano. Insieme alle già citate Genoa e Pro Vercelli e al Milan, la Juventus e l'Inter furono le altre due squadre che monopolizzarono il calcio di quegli anni, dando vita a duelli piacevoli e avvincenti. 


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L'epica battaglia sul campo

Il primo derby d'Italia si disputò presso il campo sportivo di Corso Sebastopoli, a Torino ed era valevole per la seconda giornata del Campionato di Prima Categoria. Si giocò in un'atmosfera intrisa di emozione e determinazione, con le due squadre che si contendevano non solo la vittoria, ma anche la supremazia e la gloria in un momento in cui il calcio stava iniziando ad attirare sempre più appassionati. 

Diretto dall'arbitro Cesare Alziator di Milano, l'incontro vide un intenso scambio di azioni e un continuo rovesciamento del fronte, con giocatori che mettevano in mostra le loro abilità e la loro passione per il gioco. Fra questi, brillò soprattutto il centravanti juventino Ernesto Borel che, con una doppietta, decise l'incontro e regalò una vittoria molto preziosa alla sua squadra. 

Particolarmente emozionante, è rileggere la cronaca riportata sulle pagine del giornale "La Stampa" del 15 novembre 1909, in cui si racconta di una "giornata grigia e fredda quella di ieri, buonissima per i giocatori, ma non troppo, a quanto pare, per il pubblico, che è accorso poco numeroso a presenziare all'interessantissimo match tra la Juventus e l'Internazionale F. C. di Milano. La partita, giocata con accanimento e cori di slancio d'ambe le parti, terminò con la vittoria della nostra Juventus, con due goals a zero. Alle 16 il giuoco si inizia, sotto l'attenta direzione del referèe Alziator. È la Juventus che ha subito il sopravvento. I forwards juventini, che oggi giocano di slancio e d'assieme, mettono subito in serio pericolo la porta avversaria, ottimamente liberata dalla difesa dei nero e bleu. Ma trascorsi una ventina di minuti la Juventus si assicura il primo goal, per merito di Borel. Per tutto il restante della ripresa gli juventini si mantengono all'attacco, bene sorretti dalla difesa, e in ispecie da Ferraris e Goccione, il quale disimpegnò ieri molto brillantemente il suo nuovo posto di bach. Alla ripresa del giuoco, i torinesi, animati dal successo, continuano i loro attacchi velocissimi, e in uno di questi Borel, con un bellissimo shot segna il secondo e ultimo goal. Verso la fine della ripresa, i milanesi, con attacchi ben condotti, si mantengono sul goal avversario, però senza troppa fortuna, perché la porta juventina è resa impenetrabile dall'ottimo Pennano. La partita finisce tra gli hurrà! dei giocatori e gli applausi del pubblico".

Una vittoria che, di là a pochi mesi, avrebbe assunto un'importanza ancora più rilevante, visto che proprio l'Inter si sarebbe laureata Campione per la prima volta nella sua storia. 


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L'eredità di quello storico confronto

Sebbene quella partita sia passata alla storia come un evento relativamente modesto rispetto agli standard attuali, il suo significato è oggi molto profondo. Quella prima partita tra Juventus e Inter ha gettato, infatti, le basi per una rivalità che avrebbe resistito alla prova del tempo e che si sarebbe sviluppata nelle decadi successive, caratterizzando molti periodi del campionato italiano. 

Inoltre, fu uno dei primi titoli vinto tra le polemiche, poiché, dopo che Inter e Pro Vercelli arrivarono prime in classifica a pari punti e dovettero giocarsi lo scudetto allo spareggio, non trovarono un accordo sulla data in cui scendere in campo. Dopo accuse e recriminazioni varie da ambedue le parti, nel match decisivo i piemontesi decisero, in aperta polemica con la Federazione e gli avversari, di schierare una formazione di giovanissimi, andando incontro a una sonora sconfitta per 10-3. 

Tornando a quel piovoso pomeriggio del 14 novembre 1909, è indubbio che si sia scritto un capitolo affascinante della storia del calcio nostrano. Senza saperlo e, probabilmente, neppure immaginandolo, quei 22 uomini in campo hanno dato il via a una delle rivalità più epiche del calcio moderno e che ha tenuto incollati allo schermo milioni di appassionati nel corso dei decenni successivi. Quello scontro iniziale è stato solo l'inizio di una serie di battaglie calcistiche che avrebbero definito l'identità delle due squadre e che avrebbero diviso, forse in modo definitivo, due tra le più importanti tifoserie italiane. 

Oggi, questa rivalità tra Juventus e Inter continua a infiammare il cuore dei tifosi, e, troppo spesso, si trasforma in odio. Eppure, coloro che ora dimenticano le radici di tutto questo, dovrebbero ricordare quella storia fatta di passione, dedizione e sana competizione che portò i calciatori juventini e interisti a scontrarsi in uno stadio mezzo vuoto e in un campo in pessime condizioni. L'epica partita del 1909 è un ricordo di cui tutti gli appassionati dovrebbero fare tesoro, per capire come il calcio possa sì unire e dividere, ma anche creare incredibili leggende e lasciare un'impronta duratura nella cultura sportiva di un intero Paese.


(Marcello Gagliani Caputo)

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