JUVENTUS-SPEZIA 2-0: COMMENTO E PAGELLE

 
Per il primo turno infrasettimanale della stagione, la Juventus ha ospitato lo Spezia all'Allianz, in un match facile sulla carta ma ricco di insidie.

Gli undici di Allegri sono scesi in campo con diverse novità, tra cui Gatti, per lui debutto ufficiale in Serie A e Kean preferito a Kostic. Dopo nemmeno dieci minuti, Vlahovic ha bissato la grande punizione vista già contro la Roma e ha portato in vantaggio la Juventus.

Tuttavia, come accaduto anche nella scorsa stagione, il gol anziché galvanizzare i giocatori, li ha addormentati e la squadra si è seduta, nel tentativo di gestire il vantaggio. Lo Spezia ha preso campo minuto dopo minuto e ha messo in difficoltà i bianconeri, apparsi anche confusi e poco lucidi.

Insomma, niente di quanto visto nel primo tempo contro la Roma, ma una Juventus ancora troppo uguale a se stessa, incapace di comandare il gioco, di correre e di offendere con convinzione. I giocatori troppo spesso hanno preferito la giocata sicura, magari all'indietro, piuttosto che provare qualcosa di nuovo e pericoloso.


Nemmeno il secondo tempo ha portato novità. La Juventus non ha cambiato atteggiamento e ha continuato a far girare sterilmente la palla, lasciando tutto all'improvvisazione del singolo.

Dopo nemmeno dieci minuti della ripresa, Allegri ha provato a movimentare le cose buttando dentro Di Maria e Kostic, ma la squadra è rimasta lenta e svogliata, come se i giocatori non sapessero cosa fare e come muoversi sul campo. 

L'impressione è di trovarsi davanti una squadra in totale autogestione che si affida all'estro e alla voglia dei singoli. Non c'è uno straccio di gioco o di ragionamento, i movimenti degli stessi calciatori sono spesso disordinati.

La Juventus gioca con troppa paura, si abbassa non appena gli avversari danno l'impressione di volerci provare e non riesce a tenere un ritmo adeguato a controllare la partita senza alcuna sofferenza

Soffrire fino al 90' contro lo Spezia non andava bene l'anno scorso e non va bene oggi. A questo punto, non si sa neppure cosa potrebbero fare Pogba e Paredes, perché in campo si gioca in undici e ciascuno deve dare il proprio contributo.

Si portano tre punti importanti a casa, ma ormai, davvero, non c'è modo per descrivere  e giustificare una squadra così schizofrenica e incostante. Certo, non può essere tutta colpa di Allegri per cui "bisogna soltanto passare la palla a quello con la maglia uguale alla tua", ma dopo un anno e oltre di sua gestione, non si sono visti progressi.



PAGELLE:

Szczesny 5.5: Si infortuna dopo aver commesso un banale errore in uscita, ma senza essere mai impegnato dagli avversari. Dal 43' Perin 6: Fa quasi da spettatore, ma fa sentire la sua presenza ai compagni. 

Danilo 5: Forse perché è quello che sta spesso più vicino ad Allegri, ma sta diventando la sua incarnazione in campo. Troppo prudente, preferisce sempre il passaggio all'indietro piuttosto che rischiare una giocata. 

Bremer 6: Gioca una partita sicura contro un avversario che non è mai troppo pericoloso. Gestisce con sicurezza e tranquillità. Dall'84' Alex Sandro SV

Gatti 6: Debutta bene, crescendo minuto dopo minuto e conquistando sicurezza giocata dopo giocata.

De Sciglio 4.5: Continua a giocare, ma anche stasera commette tanti errori sia d'impostazione sia di posizione. 

Cuadrado 5: Dopo la prova incolore contro la Roma, il colombiano si ripete, commettendo tanti errori e mostrandosi nervoso in diverse situazioni. Dal 53' Kostic 6: Deve ancora lavorare per entrare bene nei meccanismi della squadra. 

Locatelli 6: Con Miretti riesce anche lui a giocare meglio e a prendersi i suoi spazi, ma ancora non è al meglio e si vede. 

Miretti 7: Altra ottima partita, le azioni più pericolose passano quasi sempre da lui e dalla sua incoscienza giovanile che lo spinge a giocate che altri, più esperti, non provano mai. 

Rabiot 6.5: Per la seconda volta è uno dei migliori, soprattutto nel primo tempo. Corre e si propone come mai visto prima, nella seconda frazione di gioco cala fisicamente. 

Vlahovic 7: Il solito calciatore generoso che dà tutto, ma troppo spesso non riceve l'adeguato appoggio dai compagni. Un'altra punizione capolavoro. Dall'84' Milik 6.5: È la classica riserva di lusso, perché entra sempre bene e stasera ha segnato il gol della sicurezza, seppur a tempo ormai scaduto.  

Kean 5: Entra poche volte nel gioco della squadra, spesso costretto ad aiutare De Sciglio sulla fascia sinistra. Dal 53' Di Maria 6: Al rientro dopo l'infortunio mette minuti sulle gambe.

Allegri 4: Aspettiamo da oltre un anno che dia una forma e un'identità alla squadra, ma ancora non si vede nulla. 




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