POLVERIERA JUVENTUS

 
In linea con il periodo, si sta prospettando un'estate molto calda in casa Juventus. Con alle spalle una stagione fallimentare, salvata soltanto da un quarto posto raggiunto più per demerito degli avversari che per meriti propri, i bianconeri si apprestano ad affrontare una sessione di mercato ricca di incognite.

Innanzitutto, c'è grande attesa e un pizzico di preoccupazione per la sentenza sulla Superlega che rischia di vedere una clamorosa, seppur improbabile, esclusione della Juventus dalla prossima Champions League.

Poi, proprio in questi ultimi giorni, da più parti sono arrivate notizie e dichiarazioni che hanno suscitato polemiche e timori nella tifoseria bianconera. La prima è stata la presunta rottura tra Cuadrado e la società, a quanto pare infastidita da alcuni atteggiamenti del colombiano. 


Dopo il rinnovo annuale automatico scattato qualche mese fa in seguito al raggiungimento di alcuni bonus, il rapporto tra Cuadrado, sempre in prima linea nel dichiarare il suo amore verso la maglia bianconero, e la Juventus sembra essersi incrinato, tanto che da più parti, si ritiene possibile la sua partenza già quest'estate, da altre si prospetta un più probabile addio nel prossimo gennaio.

In ogni caso, è soltanto una delle diverse fratture che, in questi giorni, si stanno aprendo all'interno della Juventus, scossa anche dalle dichiarazioni di Matthijs de Ligt e di Luca Pellegrini

L'olandese, dal ritiro della sua nazionale, ha commentato la questione del rinnovo del contratto, a cui stanno lavorando le parti e ha sottolineato come spetterà a lui decidere, perché «due quarti posti non bastano, bisogna fare un passo in avanti, sono risultati deludenti». Parole che, senza nemmeno dirlo, hanno scatenato la reazione dei tifosi, molti dei quali ne hanno approfittato per attaccare l'olandese e definirlo "bidone" o "sopravvalutato". 

Dal canto suo, il giovane terzino sinistro, ai microfoni di Sky Sport e dato tra i probabili partenti, ha sottolineato quanto, in Italia, sia difficile il passaggio dalle giovanili alla prima squadra, al contrario di quanto accade all'estero

Secondo Pellegrini, quest'anno usato con il contagocce e, spesso, riserva di un Alex Sandro impresentabile, «ci sono molte più pressioni, c’è poco tempo per sbagliare. L’ho vissuto sulla mia pelle. Vediamo ragazzi all’estero, al di là dei fenomeni, che magari hanno 150/200 partite alla mia età. Questo perché iniziano a giocare prima nel calcio dei grandi».


Con una squadra che, fino a ora, ha registrato soltanto uscite, alcune delle quali abbastanza rumorose, come quella di Paulo Dybala, la Juventus si trova in un momento difficile e delicato, in cui si cominciano a notare crepe preoccupanti, già all'interno dello spogliatoio.

Tutti, improvvisamente, vengono messi in discussione, tranne Mattia De Sciglio, unico calciatore ad avere rinnovato il contratto e l'allenatore Massimiliano Allegri che, almeno fino a oggi, sembra l'unico ad avere il posto assicurato per la prossima stagione. 

Proprio lui, uno dei principali artefici del fallimento stagionale e che non ha saputo valorizzare ciò che la società gli ha messo a disposizione, anche affrontando grossi sacrifici economici, come nel caso di Dusan Vlahovic.

Ci attendono settimane caldissime, tra voci che si rincorrono, presunti scoop e immancabili bufale che circolano sui social. Non ci rimane che attendere gli sviluppi e sperare che la società faccia le scelte migliori per riportare in alto la Juventus, rimettendo, magari, i giocatori al centro del progetto. 


(Marcello Gagliani Caputo)