JUVENTUS-VENEZIA, ALLEGRI: «BISOGNA CERCARE DI TORNARE A VINCERE IL PRIMA POSSIBILE»

 
Alla vigilia del match casalingo contro il Venezia, l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha tenuto la consueta conferenza stampa di presentazione.

Il match, sulla carta molto abbordabile, nasconde, in realtà molte insidie, sia per l'andamento molto irregolare della stagione bianconera sia per la fame di punti della compagine lagunare, invischiata nella lotta per non retrocedere.

Allegri ha spiegato subito quali saranno le difficoltà della partita: «Mancano quattro punti al quarto posto matematico e dobbiamo tornare alla vittoria sul nostro campo. Il Venezia è una squadra che combatte e sta dentro le partite, noi abbiamo subito gol nelle ultime partite, domani cerchiamo di non subirlo. Ci vuole una partita seria e rispettosa, domani potrebbe anche fare caldo».

Sull'annata complicata, invece, il mister ha ribadito che «abbiamo avuto un inizio difficile poi abbiamo aggiustato la stagione. Abbiamo tanti giocatori fuori, dobbiamo cercare di finire bene, per iniziare al meglio il prossimo anno. Domani potrebbe esserci spazio per i giovani, vediamo». 


L'allenatore non ha rimpianti, anche se, per sua stessa ammissione, «se devo scegliere cosa vorrei rigiocare, direi la Champions. In generale bisognerà fare a fine stagione mente locale, vedere cosa è andato bene e cosa no. Ma intanto pensiamo ai punti che mancano per la matematica qualificazione e alla Coppa Italia».

Allegri ha tenuto a commentare anche le parole spese dal Presidente Agnelli che ha confermato e rivendicato la scelta di averlo richiamato in panchina: «Le parole del Presidente mi hanno fatto piacere. La Juventus ha vinto tanto negli ultimi 10 anni e ha fatto bene in Europa; bisogna cercare di tornare a vincere il prima possibile, abbiamo messo delle buone basi quest'anno».

Sul tema allenatori, il mister ha aggiunto che «in Italia si tende a "buttare giù" gli allenatori in fretta, in Inghilterra c'è un'altra mentalità, poi è chiaro che alla fine contano i risultati. Comunque quest'anno abbiamo impostato un buon lavoro. Siamo sulla buona strada».

A chi gli ha fatto notare la grande quantità di infortuni patiti dai calciatori bianconeri durante la stagione, il mister ha risposto così: «Gli infortuni muscolari sono stati nella media, quest'anno, per gli impegni dei giocatori. Poi abbiamo avuto tanti problemi traumatici. Nonostante questo la squadra ha dato davvero il massimo, dimostrando carattere; adesso dobbiamo raccogliere».


In proposito, Allegri ha fatto il punto anche sugli indisponibili e sui recuperi: «Arthur è a disposizione; Danilo avrebbe bisogno di riposare ma deve giocare. Locatelli e McKennie? Difficile ce la facciano per fine stagione, vediamo».

A chi gli ha chiesto come giocherà domani la Juventus, l'allenatore bianconero ha ribadito la sua filosofia: «Ci vuole equilibrio nel gioco, bisogna leggere la partita e capire quando partire dal basso o quando lanciarla lunga».

Invece, sul livello del Campionato che sta volgendo al termine senza aver emesso ancora verdetti definitivi, il mister ha detto che «il campionato dice che non c'è un dominatore, ed è anche bello così, c'è equilibrio e c'è voglia di vedere come va a finire, può accadere di tutto».

Infine, un pensiero sul possibile sorpasso al Napoli: «Il terzo posto sarebbe importante, specialmente guardando in che posizioni eravamo a gennaio o anche prima. Abbiamo fatto una bella rincorsa, comunque consolidiamo la qualificazione alla Champions». 


GLI APPUNTAMENTI IN BIANCONERO DI MAGGIO

 

Maggio sarà il mese dei verdetti per la Juventus, in corsa per un posto in Champions League e per conquistare l'ennesima Coppa Italia della sua storia.

I bianconeri sono attesi da appuntamenti molto importanti che sanciranno il destino di una stagione molto travagliata, ma che può ancora regalare qualche soddisfazione.

Nonostante i numeri, la Juventus non è ancora matematicamente fuori dalla lotta per lo scudetto, anche se, come detto anche dal Presidente Agnelli, ci vorrebbe un "suicidio" di chi sta davanti e non solo. 

Il primo appuntamento in bianconero di maggio è domenica 1°, con la partita di Campionato contro il Venezia. I lagunari sono in piena lotta per la retrocessione e avranno in panchina il nuovo allenatore Andrea Soncin, mentre la squadra di Allegri deve provare a soffiare il terzo posto a un Napoli in difficoltà.

Venerdì 6 maggio, la Juventus volerà a Genova per incontrare un'altra squadra invischiata nella lotta per non retrocedere, ovvero il Genoa di Alexander Blessin.


L'11 maggio sarà la volta dell'appuntamento più importante, perché i bianconeri sfideranno l'Inter nella finale di Coppa Italia, allo stadio Olimpico di Roma. Dopo aver perso la Supercoppa all'ultimo secondo dei tempi supplementari, la Juventus è a caccia di una rivincita sui nerazzurri.

Cinque giorni più tardi, il 16 maggio, i bianconeri saranno impegnati contro la Lazio per la penultima giornata di Campionato. La partita si disputerà a Torino e sarà fondamentale sia per i sogni europei della squadra di Sarri sia per la conquista definitiva di un posto in Champions per la Juventus. 

Infine, la stagione dei bianconeri si chiuderà a Firenze contro la Fiorentina. Le due squadre si sfideranno il 22 maggio. Per i viola si tratta di una possibile rivincita dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia, per la Juventus potrebbe avere risvolti imprevisti


Di seguito tutti gli appuntamenti in bianconero di maggio:

SERIE A: Juventus-Venezia domenica 1° maggio 2022 ore 12.30 (diretta su DAZN e su SKY)

SERIE A: Genoa-Juventus venerdì 5 maggio 2022 ore 21.00 (diretta su DAZN  SKY)

COPPA ITALIA: Juventus-Inter mercoledì 11 maggio 2022 ore 21.00 (diretta su RAI1)

SERIE A: Juventus-Lazio lunedì 16 maggio 2022 ore 20.45 (diretta su DAZN e su SKY)

SERIE A: Fiorentina-Juventus domenica 22 maggio (orario da stabilire)


JUVENTUS-VENEZIA: ARBITRO E PROBABILI FORMAZIONI

 
Arrivata a un solo punto dal terzo posto, la Juventus è chiamata all'ultimo sforzo per recupare, seppur parzialmente, una stagione deludente. Oltre alla finale di Coppa Italia, infatti, bianconeri devono raggiungere un posto in Champions e risalire la classifica il più possibile.

La sfida casalinga contro il Venezia è, sulla carta, molto abbordabile, ma i veneti, in piena lotta per non retrocedere e freschi dell'esonero di Paolo Zanetti, sono a caccia disperata di qualche punto che possa farli ancora sperare.

La Juventus, dal canto suo, è sempre alle prese con gli infortuni e questa settimana si è aggiunto al folto gruppo anche De Sciglio, vittima di un affaticamento muscolare. Allegri, dunque, dovrà fare i conti con i soliti uomini contati


La porta sarà difesa da Szczesny, mentre in difesa Danilo dovrà stringere i denti ancora una volta, affiancato da Bonucci e de Ligt al centro e da Pellegrini sulla sinistra.

A centrocampo, posto assicurato per Rabiot e Zakaria, a cui dovrebbe aggiungersi Bernardeschi, mentre in avanti largo al tridente Morata-Dybala-Vlahovic, con Kean che, però, potrebbe subentrare dopo il gol decisivo contro il Sassuolo.

Di seguito i probabili schieramenti delle due squadre:

JUVENTUS: Szczesny, Danilo, Bonucci; de Ligt, Pellegrini, Bernardeschi; Zakaria, Rabiot, Morata; Dybala, Vlahovic - All. Allegri

VENEZIA: Maenpaa, Mateju, Svoboda; Ceccaroni, Haps, Busio; Ampadu, Cuisance, Aramu; Henry, Okereke - All. Soncin


Ad arbitrare l'incontro ci sarà Alessandro Prontera, coadiuvato da Di Iorio e Lombardo, mentre al VAR agirà Mazzoleni. 

Fra le due squadre sarà il 35° incontro e i precedenti parlano decisamente a favore della Juventus che ha collezione ben 20 vittorie. I pareggi sono stati 11 e i successi del Venezia appena 3. 

La partita si giocherà domenica 1° maggio alle ore 12.30 e verrà trasmessa sia su DAZN sia su SKY.


SASSUOLO-JUVENTUS 1-2: COMMENTO E PAGELLE

 
Dopo le sconfitte di Fiorentina, Roma e Napoli, la trasferta della Juventus contro il Sassuolo era l'occasione per chiudere virtualmente i giochi per il quarto posto e provare, addirittura, a scippare il terzo posto alla squadra di Spalletti.

Tuttavia, i bianconeri sono arrivati all'appuntamento ancora una volta decimati dalle assenze e dagli infortuni. Dopo Cuadrado, infatti, anche de Ligt ha dovuto dare forfait poche ore prima della partita e Allegri ha deciso di far partire Vlahovic dalla panchina.

Dopo diverse partite, è tornato Rugani al centro della difesa, mentre Danilo è stato confermato a centrocampo, dopo l'ottima prestazione (e il gol) in Coppa Italia. In avanti, infine, si è rivista la "vecchia" coppia Morata-Dybala

Il primo tempo è stato un assolo del Sassuolo che, dopo essere stato fermato in almeno tre occasioni da Szczesny, al 38' è passato meritatamente in vantaggio con Raspadori, l'uomo considerato l'ideale erede di Paulo Dybala. 

Fino al gol degli avversari, la Juventus ha giocato la solita partita di catenaccio e contropiede, con i calciatori, più volte, in undici dietro la linea della palla e senza un punto di riferimento in attacco come Vlahovic. 

Soltanto una giocata da campione di Dybala, coadiuvato dalla rabbia e dalla voglia di Morata, ha permesso alla squadra di Allegri di rimettere la partita in parità e di scacciare l'incubo di un ennesimo primo tempo senza tiri in porta.


All'inizio del secondo tempo, la Juventus è parsa più spigliata, tanto da andare vicinissima al gol dopo appena tre minuti con Morata, il cui colpo di testa è stato fermato con un miracolo da Consigli. 

Tuttavia, nemmeno l'ingresso di Vlahovic dopo nemmeno dieci minuti, al posto di un Dybala (a quanto pare) affaticato, ha giovato a una squadra in balia della propria incapacità di attaccare e di giocare in modo corale e aggressivo.

Tra le due squadre, è stato il Sassuolo ad andare più vicino al gol e a giocare cercando la vittoria. La Juventus ha continuato a vivacchiare, in attesa di un episodio favorevole che è arrivato quasi allo scadere, quando Kean è riuscito, finalmente, in una giocata da vero attaccante (con la complicità di Consigli). 

Per gran parte del match abbiamo visto una squadra imbarazzante, senza uno straccio di idea e fisicamente depressa, ma, alla fine, è riuscita nella zampata vincente, inattesa quanto, oggettivamente, immeritata. 

Tre punti fondamentali per avere la quasi matematica del quarto posto e, soprattutto, per mirare al terzo, adesso distante soltanto un punto e che potrebbe dare un sapore meno amaro alla stagione. 


PAGELLE:

Szczesny 6.5: Se non avesse preso gol sul suo palo, il suo voto sarebbe stato più almeno di un punto. 

De Sciglio 6: Troppo pigro e timido in attacco, riesce raramente a mettere qualche cross interessante. 

Rugani 5: Non giocava da un po' e ha mostrato di essere arrugginito, in ritardo e scomposto in diversi interventi. Dal 53' Chiellini 6.5: Ha dato la necessaria fisicità nella difesa finale.

Bonucci 5.5: Anche lui sembra un po' appannato e perde la posizione troppo spesso.  

Alex Sandro 4.5: Sembra un pesce fuor d'acqua, non si capisce la sua utilità né, tanto meno, il suo ruolo. 
 
Danilo 6: Gioca a mezzo servizio e fa quel che può, soprattutto facendo sentire la sua presenza davanti alla difesa, ma spesso viene preso in mezzo dagli avversari. 

Bernardeschi 5: Dopo la fiammata in Coppa Italia, è tornato alla sua mediocrità e gioca a nascondino coi compagni. Dall'86' Miretti SV

Rabiot 6: Meno brillante delle ultime uscite, soffre da morire la mobilità degli avversari, ma riesce, comunque, in qualche buona chiusura. 

Zakaria 6: Corre tanto e fa molta legna, come si dice, ma anche lui sembra meno brillante fisicamente. 

Morata 6: Si prende parte del merito del gol di Dybala, andando a recupare una palle con molta testardaggine, ma pecca troppo sotto porta. Dal 65' Kean 6.5: Sembrava la sua solita prova grigia e anonima, ma a due minuti dalla fine ha tirato fuori il coniglio dal cilindro. 

Dybala 6.5: Non comincia bene, ma ha il merito di bucare la porta del Sassuolo con un gran sinistro ed è l'unico a cercare una giocata decisiva. Esce dopo pochi minuti della ripresa non si sa bene per quale motivo, forse per problemi fisici. Dal 53' Vlahovic 6: Non riceve quasi palle giocabili e Allegri più volte gli chiede di "dare una mano" nei minuti di recupero. 

Allegri 6: Mette in campo una formazione senza capo né coda e la squadra gioca un primo tempo imbarazzante, illuminato soltanto dalla giocata di Dybala. Poi, la fortuna gli sorride, premiando i suoi cambi. 


(Marcello Gagliani Caputo)




SASSUOLO-JUVENTUS, ALLEGRI: «PER IL QUARTO POSTO È ANCORA LUNGA»

 
Alla vigilia dell'impegno di Campionato contro il Sassuolo, l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha tenuto la consueta conferenza stampa di presentazione. 

In piena lotta per un posto in Champions, i bianconeri sono chiamati a una prova di carattere e di orgoglio, anche alla luce della sconfitta della Roma a Milano contro l'Inter. 

Per il mister «sarà una partita complicata, perché il Sassuolo è reduce da una sconfitta contro il Cagliari e sicuramente sarà una squadra difficile da affrontare. Bisognerà giocare una gara giusta con tecnica, sennò ne verremo fuori con le ossa rotte».

Per Allegri, l'obiettivo rimane il quarto posto che posto «non è ancora matematico, andiamoci piano. Aver raggiunto la finale di Coppa ci consente di lottare per un trofeo ed è già un obiettivo. Se saremo bravi e fortunati riusciremo a vincerla, ma avremo comunque di fronte a noi la squadra più forte. Per il quarto posto è ancora lunga, ci sono ancora scontri diretti con Lazio e Fiorentina. Facciamo un passo alla volta, sennò andiamo fuori giri, e alla fine della stagione valuteremo il lavoro svolto».


Il problema infortuni continua a bersagliare la Juventus, per cui Allegri si dice ancora indeciso sulle scelta di formazione: «deciderò dopo l'allenamento odierno. Arthur non recupererà, speriamo di riaverlo a disposizione contro il Venezia. Devo valutare le condizioni di Danilo, Zakaria e Rabiot, ma posso farlo solo dopo l'allenamento di oggi».

I dubbi di formazione sono in tutti i reparti: «De Ligt ha 22 anni quindi può giocare, devo sceglierne uno tra Bonucci e Chiellini. Su Alvaro deciderò oggi perché sono tutti a disposizione. La cosa più importante è che chi è entrato con la Fiorentina abbia fatto bene e abbia aiutato la squadra a non abbassarsi troppo».

A proposito di assenti, l'allenatore bianconero è tornato a parlare di McKennie e Locatelli: «McKennie ha ripreso a correre e va già molto meglio, ma dal fare i primi passi a mettersi a disposizione passa ancora del tempo. Locatelli è ancora indietro e onestamente non so se tornerà prima della fine della stagione».


Sempre riguardo al centrocampo, il mister ha parlato di Rabiot e dei progressi visti nelle ultime settimane:  «Rabiot? È andato vicino al gol spesso, magari domani segna... ha un motore diverso dagli altri e ha davanti ancora tanti anni per fare bene». 

Allegri ha commentato anche la notizia riportata da un giornale sportivo, secondo il quale l'allenatore bianconero è al terzo posto come partite vinte: «Il podio delle partite vinte? Sono contento di esserci, ma per mantenerlo devo continuare a vincere, cominciando dalla Coppa Italia. Il prossimo anno ci conosceremo meglio, partiremo da una base più alta».

Infine, l'allenatore della Juventus ha dedicato un pensiero a Stefano Tacconi, colpito ieri da un'ischemia e ricoverato in gravi condizioni: «Voglio chiudere la conferenza facendo un grosso in bocca al lupo a Stefano Tacconi, sperando di rivederlo presto». 




SASSUOLO-JUVENTUS: ARBITRO E PROBABILI FORMAZIONI

 
Dopo aver conquistato la finale di Coppa Italia, per la Juventus torna il Campionato, arrivato alla 34ma giornata. I bianconeri saranno impegnati in Emilia, contro il Sassuolo, attualmente in una posizione di classifica tranquilla.

La squadra di Allegri è chiamata al riscatto dopo il brutto pareggio casalingo contro il Bologna. In piena corsa per un piazzamento Champions, la Juventus non può più sbagliare.

La formazione che l'allenatore bianconero manderà in campo, dovrà fare i conti con i tanti infortunati, a cui, proprio in queste ore, si è aggiunto, di nuovo, Federico Bernardeschi. Dopo l'ottima prova di Coppa Italia, l'esterno ha infatti subito un affaticamento muscolare che lo mette in dubbio per lunedì.


Dal canto suo, Dionisi avrà a disposizione tutti i titolari e potrà schierare la formazione migliore, compresi Raspadori, Traoré e Scamacca. Il primo, in particolare, è tra i possibili "eredi" di Paulo Dybala, per cui sarà sicuramente tenuto d'occhio.

Di seguito i probabili schieramenti delle due formazioni:

SASSUOLO: Consigli; Müldür, Chiriches, Ferrari, Kyriakopoulos; Maxime Lopez, Frattesi; Berardi, Raspadori, Traoré; Scamacca - All. Dionisi

JUVENTUS: Szczesny; Danilo, de Ligt, Chiellini, Pellegrini; Zakaria, Rabiot; Cuadrado, Dybala, Morata; Vlahovic - All. Allegri


Le due squadre si troveranno di fronte per la diciottesima volta e, fino a oggi, i precendenti sono a favore della Juventus, grazie a 12 vittorie, 3 pareggi e 2 successi del Sassuolo, l'ultimo dei quali proprio nel match di andata a Torino. 

I bianconeri arrivano da tre vittorie consecutive in trasferta, mentre la squadra di Dionisi da altrettanti successi casalinghi e mira a centrare il quarto, con il quale raggiungerebbe il proprio record in Serie A. 

A dirigere l'incontro ci sarà Fabio Maresca, coadiuvato da Liberti e Prenna, mentre al VAR agirà Aureliano. 

La partita si disputerà lunedì 25 aprile alle ore 20.45 e verrà trasmessa sia su DAZN sia su SKY




JUVENTUS-FIORENTINA 2-0: COMMENTO E PAGELLE

 
Dopo la vittoria dell'Inter nel derby, Juventus e Fiorentina si sono giocate l'accesso alla finale di Coppa Italia in programma il prossimo 11 maggio allo stadio Olimpico di Roma. 

Forti dello 0-1 ottenuto all'andata, i bianconeri di Massimiliano Allegri sono scesi in campo decisi a difendere il vantaggio, ma gli undici di Vincenzo Italiano non si sono tirati di certo indietro e hanno provato a sfruttare l'ottimo momento di forma. 

Per l'occasione, l'allenatore della Juventus ha lasciato in panchina Paulo Dybala, preferendogli Bernardeschi e ha schierato, ancora una volta, Danilo a centrocampo. 

Come prevedibile, i bianconeri hanno lasciato l'iniziativa agli avversari e hanno agito in contropiede, approfittando anche della linea difensiva viola molto alta.

Complice una Fiorentina poco lucida e molto frenetica, la Juventus ha prima avuto un paio di buone occasioni con Vlahovic e poi è andata in vantaggio con un gran gol di Bernardeschi, tra i migliori in campo insieme a Rabiot.

Le due squadre hanno giocato un primo tempo divertente ed equilibrato, con gli undici di Italiano che hanno provato ad aggredire e con i bianconeri prontissimi ad approfittare degli spazi, anche grazie alla capacità di Vlahovic di attaccare gli spazi.



Nel secondo tempo, la Fiorentina ha provato la reazione ed è andata vicina al pareggio dopo pochi minuti, fermata soltanto da una grande parata di Perin. Tuttavia, alla prima occasione, anche la Juventus ha sfiorato il gol, colpendo un palo con Zakaria.

I bianconeri hanno impostato una frazione di gioco di contenimento, a tratti abbassandosi troppo e rischiando più del dovuto, soprattutto in mischie dentro l'area di rigore. 

Per buona parte del secondo tempo, la Juventus ha rinunciato a giocare, schierando due linee davanti la propria area di rigore e respingendo gli attacchi della Fiorentina. Una sorta di fortino che i viola non sono riusciti a espugnare, anche perché poco precisi e creativi nell'ultimo passaggio.

Con l'ingresso di Dybala, la squadra è riuscita ad alzare il baricentro, tanto da andare in gol con Rabiot, poi annullato per fuorigioco. L'argentino ha dato quella spinta e quella fantasia necessari per permettere alla squadra di controllare il match con più tranquillità. 

La Fiorentina, dal canto suo, non è riuscita a impensierire seriamente la difesa juventina, spuntata sia in avanti (prova mediocre di Cabral) sia a centrocampo, qui anche poco coraggiosa

Stasera l'obiettivo era staccare il biglietto per la finale di Roma e la Juventus l'ha fatto a modo suo (o meglio di Allegri), ovvero segnando un gol e rintanandosi in difesa a protezione del vantaggio. 

La metamorfosi tra primo e secondo tempo è stata visibile agli occhi anche dei meno esperti. Tuttavia, il risultato era fin troppo importante per storcere la bocca e la vittoria è stata più che meritata.  


PAGELLE:

Perin 7: Festeggia il rinnovo del contratto con una partita sicura, in cui salva il risultato in almeno due occasioni. 

De Sciglio 5: Insicuro, falloso e più volte pericoloso nella sua area di rigore, viene anche ammonito (e squalificato per la finale). Dal 78' Cuadrado 6.5: Aiuta la squadra a respirare e serve l'assist per il 2-0.  

Bonucci 6: Torna titolare dopo diverso tempo e, in effetti, si mostra un po' arrugginito. Commette diversi falli e non sempre è preciso nelle chiusure e nelle impostazioni. 

De Ligt 6.5: Difende bene dagli attacchi viola e annulla chiunque gli passi a tiro. Ogni tanto si spinge in avanti, soprattutto quando vede la squadra abbassarsi troppo. 

Alex Sandro 6: Partita totalmente difensiva, supera raramente la metà campo, impegnato a mantenere la posizione e a schierarsi da terzo centrale diverse volte. 

Danilo 6.5: Per lui, Allegri ha rispolverato il ruolo del libero davanti alla difesa e il brasiliano se la cava con ordine e precisione. A tempo scaduto si toglie lo sfizio di segnare il gol del 2-0.

Rabiot 7: Gioca un primo tempo super, recuperando tanti palloni e proponendosi in avanti. Va anche in gol, ma un fuorigioco di pochi centimetri gli nega la gioia meritata. 

Zakaria 6.5: Nel primo tempo tiene alta la diga di centrocampo, nel secondo si prende qualche licenza, affondando e colpendo anche un palo. 

Bernardeschi 7: Primo tempo di alto livello, con tante giocate importanti e un gol prezioso quanto bello. Nel secondo soffre l'atteggiamento passivo della squadra e cala fisicamente. Dall'81' Chiellini 6: Entra e fa il suo, ovvero difendere con grinta. 

Morata 5: Gioca una partita sottotono e commette tanti errori, soprattutto nelle ripartenze del primo tempo. Dal 65' Dybala 7: Col suo ingresso, la Juve torna a giocare e controlla meglio la partita. 

Vlahovic 6.5: Si batte come un leone, spesso lasciato solo in avanti, ma prova sempre il movimento giusto in attacco, raramente capito dai compagni. Dall'81' Kean SV

Allegri 5: Dopo un buon primo tempo della squadra, mette la sua firma ordinando una difesa a oltranza dell'1-0, tanto da sostituire Bernardeschi con Chiellini quando l'obiettivo si fa sempre più vicino. 


COPPA ITALIA, JUVENTUS-FIORENTINA: ALLEGRI: «ABBIAMO DAVANTI 35 GIORNI MOLTO IMPORTANTI»

 
In attesa di scendere in campo domani sera per la semifinale di ritorno della Coppa Italia, l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha tenuto la consueta conferenza stampa della vigilia, presentando il match e dando poche anticipazioni sulla formazione che vedremo.

Forte del successo per 1-0 colto all'andata fuori casa, la Juventus dovrà vedersela con la voglia di rimonta dei viola, in questo momento tra i più in forma del Campionato e guidati da uno dei migliori allenatori italiani del momento.

La prima risposta del mister è stata sull'importanza e sulla difficoltà della partita: «Domani ci giochiamo la Finale contro una squadra difficile, che sta giocando una grande stagione e con un allenatore che sta facendo bene, confermando quanto di buono ha fatto vedere lo scorso anno».

Riguardo il momento della Juventus, Allegri non ha dubbi: «Stiamo tutti bene; domani più che mai saranno fondamentali i cambi. La Fiorentina per i primi 60/70 minuti sa tenere un gran ritmo e ha tecnica. Domani alla rifinitura deciderò chi far giocare».

Per l'allenatore bianconero, non bisognerà commettere l'errore di pensare troppo al risultato dell'andata, perché «il risultato dell'andata cambia poco, la Fiorentina crea molto, si è visto in tante occasioni. Dobbiamo viverla come una partita secca, in cui abbiamo solo il vantaggio di avere due risultati su tre».


Il mister è tornato anche sulla prova incolore di sabato contro il Bologna: «Domenica abbiamo avuto tante occasioni da gol, dobbiamo sistemare la fase difensiva ma non abbiamo fatto una cattiva partita. Siamo nel momento clou della stagione, c'è anche un po' di stanchezza».

Allegri sa bene quanto sia delicato il momento della Juventus e quanto sia alto il rischio di una stagione fallimentare:  «Quando si è alla Juventus si gioca sempre per vincere ma i bilanci vanno fatti a fine stagione, considerando non solo i risultati, ma l'andamento globale. Abbiamo davanti 35 giorni molto importanti». 

Il mister ha sottolineato anche il modo in cui queste ultime settimane dovranno essere affrontate: «Adesso le partite pesano, non c'è possibilità di recuperare, hanno una valenza differente rispetto alla prima fase del campionato. Bisogna abituarsi a convivere con il fatto di essere sotto pressione, alla Juve è normale».

L'allenatore bianconero non ha perso occasione per portare avanti la sua crociata contro chi ritiene che le vittorie vanno cercate attraverso il bel gioco e lancia l'ennesima frecciatina: «Ci è mancato quel qualcosa in più per vincere le partite in cui abbiamo giocato spesso anche meglio degli avversari; questo deve essere uno spunto di riflessione».


Tuttavia, non si è potuto tirare indietro davanti ai numeri che inchiodano la sua squadra: «Bisogna anche migliorare il fatto che siamo decimi per gol realizzati. Nel calcio la differenza reti è ancora quella che ti porta a vincere o perdere i campionati». 

Pochissime le indicazioni riguardo, invece, la formazione che scenderà in campo domani sera:  «Due titolari per domani: Perin e Bonucci».

Infine, Allegri ha commentato anche le tante critiche piovute nel dopo Juventus-Bologna e che spesso hanno visto proprio lui principale bersaglio: «Le critiche fanno bene perché stimolano. Noi sappiamo come lavoriamo e quello che mettiamo per raggiungere gli obiettivi, poi nel calcio questo può non bastare, ma non significa che il metodo debba cambiare. Dobbiamo essere più precisi ed efficaci, ma non è tanto una questione di tecnica, bensì mentale».


JUVENTUS-FIORENTINA: ARBITRO E PROBABILI FORMAZIONI

 
Dopo il brutto stop in Campionato e l'ennesima prova deludente contro il Bologna, la Juventus si rituffa nella Coppa Italia per la sfida di ritorno della semifinale con la Fiorentina.

Dopo la vittoria per 1-0 dell'andata, arrivata allo scadere e su autogol, i bianconeri dovranno difendere il vantaggio da una squadra che sta vivendo un ottimo momento di forma e che potrebbe essere una delle più pericolose concorrenti per il quarto posto in Campionato.

Per l'occasione Massimiliano Allegri spera di recuperare Arthur, la cui assenza a centrocampo si è fatta sentire contro il Bologna e che, in assenza di Locatelli, dovrebbe essere colui in grado di dare equilibrio e ordine alla manovra della Juventus.


Riguardo la formazione, in porta sarà il turno di Perin, titolare di Coppa, mentre in difesa dovrebbero esserci Danilo e Alex Sandro sulle fasce e Chiellini e Bonucci coppia centrale, tenuto soprattutto conto dei problemi intestinali accusati da de Ligt durante la sfida di Campionato.

A centrocampo, sicuramente ci saranno Zakaria e Rabiot, mentre sarà ballottaggio a tre, tra Arthur, Cuadrado e Bernardeschi per l'altro posto. In avanti, Allegri dovrebbe confermare il "tridente" Morata-Dybala-Vlahovic.

Di seguito i probabili schieramenti delle due squadre:

JUVENTUS: Perin; Danilo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Zakaria, Rabiot; Cuadrado, Dybala, Morata; Vlahovic - All. Allegri

FIORENTINA: Terracciano; Venuti, Milenkovic, Igor, Biraghi; Duncan, Torreira, Maleh; Gonzalez, Cabral, Ikoné - All. Italiano


Sarà la quinta volta che Juventus e Fiorentina si incontreranno in Coppa Italia e i precedenti sono in perfetto equilibrio, ovvero due vittorie per parte e un pareggio.

L'ultima volta, nel 2015, hanno avuto la meglio i viola per 2-1 grazie a una doppietta di Salah. La vittoria, tuttavia, è risultata vana, perché al ritorno i bianconeri si sono imposti per 3-0, a Firenze. 

A dirigere l'incontro ci sarà Daniele Doveri, coadiuvato da Peretti e Bresmes, mentre al VAR agirà Banti

Juventus-Fiorentina si giocherà mercoledì 20 aprile 2022 alle ore 21.00 all'Allianz Stadium di Torino e verrà trasmessa in esclusiva su Canale5


JUVENTUS-BOLOGNA 1-1: COMMENTO E PAGELLE

 
Dopo le vittorie di Inter e Milan, la Juventus era chiamata a una risposta nell'impegno casalingo contro il Bologna, sia per difendere il quarto posto sia per non rinunciare a una possibile rimonta verso la vetta.

Per l'occasione, Allegri ha dovuto fare i conti, ancora una volta, con l'emergenza a centrocampo, dove agli già infortunati McKennie e Locatelli, si è aggiunto anche Arthur. 

L'allenatore bianconero ha dovuto, quindi, avanzare Danilo a metà campo e inserire De Sciglio sulla destra della difesa, proprio al posto del brasiliano, mentre in attacco ha rilanciato il "tridente" Morata-Dybala-Vlahovic. 

Sotto gli occhi dell'ex capitano Alessandro Del Piero, di ritorno allo Stadium dopo dieci anni dall'addio alla Juventus, la squadra di Allegri è scesa in campo con uno schieramento anni '80, con Danilo "libero" e Dybala e Cuadrado che si sono alternati nel ruolo di regista.

Buona pressione sugli avversari, ma solito gioco lasciato alle improvvisazioni dei singoli, senza uno straccio di coralità. Spesso, gli juventini si sono trovati in 10 o 11 dietro la linea della palla e Vlahovic è stato costretto diverse volte a partire da centrocampo

Un primo tempo soporifero, buono per chi soffre di insonnia, in cui la Juventus ha messo in mostra i limiti che ormai tutti conosciamo. La mancanza di un uomo in grado di verticalizzare continua a pesare tanto, come anche l'incapacità di tenere la squadra alta e far giocare gli attaccanti in area di rigore. 


L'inizio del secondo tempo è stato perfino peggiore, con la Juventus che ha lasciato il controllo della partita al Bologna, per niente intimorito da un avversario più simile a un gattino bagnato che a una tigre.

La logica conseguenza, dopo nemmeno dieci minuti, è stata il gol dei felsinei che, con Arnautovic, hanno bucato la porta di Szczesny con irrisoria falicità. La reazione di rabbia dei bianconeri ha portato a un palo di Danilo e a qualche buona occasione, ma poi Allegri ha deciso di togliere Dybala per inserire Bernardeschi.

Da questo momento, anche la spinta d'inerzia si è fermata e la squadra ha perso completamente la bussola. I calciatori hanno cominciato a cercare la giocata personale, sono partiti lanci lunghi nel deserto e il Bologna è riuscito a controllare senza alcun affanno. 

Nonostante il pareggio raggiunto nel tempo di recupero, abbiamo assistito all'ennesima figuraccia della stagione. Tuttavia, come spesso accaduto, anche l'arbitro e il VAR ci hanno messo del loro, trasformando un calcio di rigore per la Juventus in una punizione al limite dell'area.

Anche stasera, dunque, gli allegriani a tutti i costi avranno il loro alibi, perfino dopo aver assistito a uno "spettacolo" deprimente e vergognoso. Ci sono voluti quasi dieci minuti di recupero e una doppia superiorità numerica, perché la Juventus riuscisse a tirare finalmente in porta.

Stasera la vittoria era fondamentale, soprattutto per difendere il quarto posto. Con questo pareggio, adesso bisogna guardarsi le spalle e soffrire fino all'ultima giornata di Campionato. 



PAGELLE:

Szczesny 6: Viene impegnato poco e niente può sul gol del Bologna, però ogni tanto si prende qualche rischio nei rinvii.

De Sciglio 5: Da lui non ci si può aspettare altro che una partita da soldatino, fa il suo e questo ad Allegri basta e avanza. Dall'85' Kean SV 

Chiellini 6: Cerca di ergersi a baluardo, ma oggi la nave imbarca acqua da ogni parte e anche lui affonda, come ogni capitano. Dal 74' Alex Sandro SV

De Ligt 6: Gioca la solita partita sicura e va anche vicino al gol, poi esce a causa di un fastidio fisico. Dal 58' Bonucci 6: Cerca di dare un po' di ordine alla manovra della squadra, ma ormai la nave sta affondando. 

Pellegrini 5:
Prestazione sottotono rispetto a quanto visto in passato, spinge poco e dimostra troppa pigrizia. Dal 58' Zakaria 6: La sua atleticità e la sua dinamicità sarebbero serviti fin dall'inizio. 

Danilo 6: Gioca più da libero che da centrocampista, ma riesce comunque a essere il più pericoloso, colpendo un palo. 

Rabiot 5: Ennesima partita trascorsa a pascolare per il campo, in cerca di un po' di erba buona da masticare. 

Cuadrado 6: Con Dybala, è l'unico che prova a creare e a dare un senso alla manovra della Juventus, ma sbaglia anche tanto e colpisce un incrocio dei pali a porta vuota. 

Morata 6: Ormai la porta la vede solo con il binocolo, corre tanto e si sacrifica, ma non tira mai in porta. Riesce nel guizzo decisivo in occasione del pareggio di Vlahovic. 

Dybala 6: Non gioca una gran partita, ma rimane l'unico in grado di rendersi pericoloso e di creare qualche giocata interessante. La sostituzione sa tanto di rottura definitiva anche con Allegri. Dal 58' Bernardeschi 5: Si è visto soltanto nei minuti di recupero. 

Vlahovic 6: Ormai è diventato un centravanti qualsiasi, gioca sempre spalle alla porta e non viene mai servito in verticale dai compagni. Pareggia allo scadere, quando finalmente la Juventus attacca. 

Allegri 2: Ennesimo disastro tattico. Stavolta, addirittura, ci riporta ai gloriosi anni '80 rispolverando la figura del "libero". Coi cambi tocca apici fino a ora inarrivabili. Letale.


(Marcello Gagliani Caputo)

JUVENTUS-BOLOGNA, ALLEGRI: «CI SONO TUTTI I PRESUPPOSTI PER TERMINARE QUEST'ANNATA NEL MIGLIORE DEI MODI»

 
Alla vigilia del delicato match casalingo contro il Bologna, l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha tenuto la consueta conferenza stampa di presentazione.

I bianconeri sono ancora in corsa per lo scudetto, ma devono guardarsi le spalle da una Roma in risalita che potrebbe insidiare il quarto posto della Juventus, obiettivo minimo per salvare una stagione fin qui molto travagliata. 

Ancora prima di parlare della partita, il mister ha tenuto a mandare un saluto affettuoso a Sinisa Mihajlovic, di nuovo alle prese con la leucemia: «Per prima cosa ci tengo a salutare Sinisa, gli auguro una pronta guarigione».

Poi, Allegri ha spiegato che la Juventus arriva «alla partita dopo una buona settimana di lavoro, contro una squadra che in questo momento sta bene e non è semplice da battere. Abbiamo bisogno dei punti in palio».


I dubbi per la formazione sono ancora tanti, a cominciare da chi schierare tra Bonucci e Chillini: «Bonucci sta bene, devo decidere chi scenderà in campo dall'inizio tra lui e Chiellini,  gestendo le energie anche in vista della partita di Coppa Italia». 

Riguardo, invece, al centrocampo, il mister ha precisato che «Cuadrado sta bene, stamattina si è allenato bene come tutta la squadra. Ho solo due centrocampisti, quindi se giochiamo a tre devo aggiungere uno in mezzo, se invece giochiamo a due bastano Zakaria e Rabiot. Vlahovic domani gioca». 

L'allenatore bianconero è sicuro anche su quale sia l'obiettivo della Juventus in questo momento: «Dobbiamo ragionare partita per partita, secondo me per entrare in Champions League servono ancora dieci punti. Alla Coppa Italia penseremo da dopodomani. Momentaneamente potremmo essere soddisfatti, ma l'obiettivo stagionale di entrare nelle prime quattro non è ancora stato raggiunto. Sono soddisfatto di come la squadra è cresciuta e di come lavora».

A chi gli ha fatto notare il rischio di chiudere, per la prima volta in oltre dieci anni, una stagione senza trofei, Allegri ha risposto che «ci sono annate in cui magari non si riesce a portare un trofeo a casa e dispiace, ma è importante porre le basi per programmare bene il futuro. Credo che quest'anno abbiamo iniziato un percorso insieme facendo buone cose».


L'allenatore della Juventus è tornato anche sulla scelta di accettare una seconda esperienza a Torino: «L'anno prossimo dovremo migliorare il nostro rendimento interno, lo dicono i numeri. Rimpianti per non essere andato all'estero? No, volevo lavorare con la Juventus e fare quattro anni belli per costruire qualcosa di importante e toglierci soddisfazioni».

Il mister si è lasciato andare anche a qualche considerazione sui singoli, in particolare su Dybala e su Kean: «Dybala sta facendo bene e sta crescendo tanto di condizione, come tutta la squadra. Mi aspetto tanto da tutto il gruppo e ripeto, ora conta solo fare punti. Kean ha segnato gol importanti quest'anno. In questo momento gli altri stanno facendo meglio, ma lui comunque è a disposizione e si fa trovare pronto».

Infine, un'iniezione di fiducia per le prossime settimane e i prossimi mesi:  «Ci sono tutti i presupposti per terminare quest'annata nel migliore dei modi, ma soprattutto per cominciare la prossima ancora meglio». 


JUVENTUS TRA RINNOVI E RANKING UEFA

 
Per la Juventus, oggi è stata una giornata importante, perché sono arrivate due notizie molto positive per tutto l'ambiente bianconero, alle prese con una delle stagioni più difficili degli ultimi anni.

Stamattina, infatti, è arrivata la notizia del traguardo storico raggiunto dalla Juventus, ora al quarto posto in classifica nel ranking UEFA. Davanti ai bianconeri che hanno guadagnato due posizioni, a discapito di Chelsea e Atletico Madrid, ci sono soltanto le corazzate Real Madrid, Bayern Monaco e Barcellona.

La scalata al ranking non è importante soltanto per il prestigio della squadra, ma soprattutto per le casse della Juventus che, dalla prossima stagione instascherà circa 33 milioni di euro rispetto ai 30,7 di quest'anno.


Sempre oggi, inoltre, è arrivata la notizia del primo rinnovo importante in casa bianconera. Il protagonista è stato Mattia Perin, numero 12 della Juventus che, nonostante le diverse offerte, ha deciso di rimanere a Torino almeno fino al 2025.

L'annuncio ufficiale è stato dato dal profilo social della Juventus che, così, ha iniziato il percorso di rinnovi. Dopo lo stop clamoroso che ha coinvolto Paulo Dybala, è una notizia che deve essere accolta con favore, semore in attesa degli altri giocatori coinvolti, su tutti Juan Cuadrado

In attesa di scendere in campo sabato sera contro il Bologna, in un match importantissimo per la classifica del Campionato, i bianconeri sembrano muovere i primi passi verso la prossima stagione, tra dubbi e occasioni di mercato.


Certo, gli interrogativi rimangono sempre tanti, sia in seno alla società sia in rosa, soprattutto se si tiene in considerazione l'inchiesta sulle plusvalenze in seguito alla quale sono arrivate pesanti richieste ai danni proprio dei dirgenti juventini. 

Nonostante tutto, sembra che pian piano le nubi vadano diradandosi, in attesa di capire quali saranno i risultati finali di questa travagliata stagione.


JUVENTUS-BOLOGNA: ARBITRO E PROBABILI FORMAZIONI

 
Rientrata in corsa per lo scudetto dopo gli stop di Napoli e Milan, la Juventus sabato sera affronterà un match, sulla carta, molto abbordabile, contro un Bologna ormai quasi salvo.

Raccogliere altri tre punti sarebbe fondamentale, sia per rafforzare il quarto posto sia, perché no, per mettere qualche brivido alle squadre davanti in classifica.

Per l'occasione, l'allenatore bianconero Massimiliano Allegri dovrebbe confermare la formazione uscita vittoriosa dall'Unipol Domus di Cagliari, eccezion fatta per il rientro di Morata dopo la squalifica. 


Pertanto, in porta ci sarà Szczesny, mentre in difesa dovrebbero essere confermati Chiellini e De Ligt al centro e Danilo e Pellegrini sulle fasce.

A centrocampo, qualcuno dovrà, probabilmente, fare posto a Morata, per cui dovrebbero giocare Rabiot, Zakaria e Cuadrado. In avanti, infine, spazio a Dybala e Vlahovic con lo spagnolo.

Di seguito i probabili schieramenti delle due squadre:

JUVENTUS: Szczesny, Danilo, Chiellini; De Ligt, Pellegrini, Zakaria; Rabiot, Cuadrado, Morata; Dybala, Vlahovic - All. Allegri

BOLOGNA: Skorupski, Soumaro, Medel; Theate, Hickey, Aebischer; Schouten, Svanberg, Dijks; Arnautovic, Barrow - All. Mihajlovic


I precedenti tra le due squadre sono 185 e parlano decisamente a favore della Juventus che ha raccolto 92 vittorie contro le 29 del Bologna, i pareggi sono stati 64.

A dirigere l'incontro ci sarà l'arbitro Juan Luca Sacchi di Macerata che sarà coadiuvato da Galetto e Zingarelli, mentre al VAR agirà Guida.

La partita si giocherà sabato 16 aprile alle ore 18.30 e verrà trasmessa, in esclusiva, su DAZN.


UN CAMPIONATO CHE NESSUNO VUOLE VINCERE


Dopo i risultati di ieri, con il clamoroso tonfo in casa del Napoli e il pareggio del Milan, il Campionato è ancora apertissimo e perfino la Juventus, attualmente quarta, può tornare a sperare nella clamorosa rimonta.

Mai, negli ultimi dieci anni, si era visto un Campionato così aperto e pieno di colpi di scena. Certo, è anche  uno dei Campionati più mediocri a cui abbiamo mai assistito, tanto che nessuna delle squadre in cima alla classifica sembra avere la forza di chiudere i discorsi.

In questo senso, i rimpianti aumentano giorno dopo giorno e i tifosi juventini si chiedono come sia stato possibile per la squadra di Allegri non essere lassù e aver già vinto lo scudetto. Colpa dei punti persi con le piccole? Colpa degli scontri diretti, tutti persi o pareggiati?


Comunque stiano le cose, questo Campionato sembra voler offrire chance a tutti, compresi i bianconeri che, ora, sono soltanto a 6 punti dalla vetta, a 6 giornate dalla conclusione di una delle stagioni peggiori da quando la Juventus è tornata a vincere in Italia.

Nel dopo partita della sfortunata partita contro l'Inter, Allegri si era lasciato andare a un polemico "finalmente ora nessuno potrà più dire che la Juventus è in corsa per lo scudetto", eppure, dopo una settimana, tutto è tornato in ballo e quello che era un lumicino si è trasformato, improvvisamente, in una luce.

A questo punto, se c'è una squadra che può davvero mirare alla clamorosa rimonta è proprio la Juve, grazie alla sua abitudine a vincere e a giocare sotto pressione. I numeri ci sono tutti, da un allenatore d'esperienza a giocatori di talento, fino a un bomber che si sta giocando il titolo di capocannoniere

La sconfitta del Napoli di ieri, infatti, è l'ennesima dimostrazione di una squadra fragile e che si scioglie sempre nei momenti decisivi. Il pareggio del Milan è l'ennesimo stop di una formazione ancora non abituata a giocare per dare il colpo di grazia al Campionato. L'Inter, infine, è tornata a vincere dopo un brutto periodo di appannamento e, dalla sua parte, ha una partita da recuperare.


Alla luce di ciò, questo finale si sta facendo entusiasmante, cosa a cui, negli ultimi dieci anni, nessuno era più abituato, visto il dominio assoluto della Juventus. Tuttavia, dovrebbe essere proprio la squadra di Allegri a ricevere, chiari e forti, i messaggi che le stanno arrivando.

Pare che ci sia qualcuno che stia sussurrando alle orecchie dei bianconeri "vi stiamo aspettando", ma qualcun'altro sembra non voler sentire, seppure il messaggio sia ormai chiaro e forte. 

Se vogliamo dare un vero senso al famoso (o famigerato) motto bonipertiano, è proprio quello di crederci sempre e di non mollare mai, anche quando i pronostici ci sono contrari. Pertanto, bisogna provarci e bisogna crederci, in maniera folle e incosciente, ma gettando il cuore oltre l'ostacolo. 


(Marcello Gagliani Caputo)